Per queste lunghe vacanze natalizie, magari davanti al camino al calduccio, vi consiglio una lettura divertente e piena di brivido. Giorgio Faletti, il vulcanico artista astigiano – nato ad Asti il 25 novembre 1950 - è tornato sui suoi livelli iniziali di “Io uccido”, suo capolavoro di esordiente scrittore.
Ricordo ancora le risate di quando negli anni '80 al Drive In impersonava Vito Catozzo, poliziotto purosangue, ossessionato da sua moglie Derelitta, 1 metro di altezza per 100 chili di peso. Per non parlare di altri personaggi come Suor Daliso o il testimone di Bagnacavallo. Ah, che bella gioventù!
Così il fantastico attacco del suo ultimo “Appunti di un venditore di donne” (B.C. Dalai Editore, 2010): “Io mi chiamo bravo e non ho il cazzo”.
Buone vacanze a tutti i miei lettori. E buon 2011.
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