Il 15 ottobre scorso la Banca d’Italia ha pubblicato il Bollettino Economico mensile http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2010/bolleco62 . Ha fornito numeri, cifre, considerazioni, con la consueta precisione e meticolosità. Ma la chiarezza dà fastidio. Il Ministro del Lavoro Sacconi - in relazione ai dati sulla disoccupazione che comprendono secondo metodologie internazionali anche i cassintegrati e gli “sfiduciati” - ha subito dichiarato di non voler commentare dati “esoterici”. Citiamo dal Devoto Oli: “Esoterico, agg., destinato ai discepoli o agli iniziati, linguaggio e., incomprensibile (o quasi) ai più”.
Fabrizio Saccomanni |
Nelle stime della DFP (Documento di Finanza Pubblica, il vecchio Documento di Programmazione Economica, per intenderci, ndr), la spesa complessiva è stata rivista lievemente al rialzo rispetto a quanto indicato nella Ruef lo scorso maggio: essa dovrebbe crescere dell’1,1 per cento rispetto al 2009 (0,9 per cento nelle stime della Ruef). Le spese primarie correnti aumenterebbero del 2,2 per cento, poco meno della metà del tasso medio annuo registrato nell’ultimo decennio. La loro incidenza sul prodotto rimarrebbe sui livelli massimi già raggiunti nel 2009 (43,5 per cento).
La spesa in conto capitale si ridurrebbe del 9,6 per cento (al 3,8 per cento del PIL), riportandosi su livelli prossimi, in termini nominali, a quelli del 2005. Secondo i dati dell’ISTAT, nei primi sei mesi del 2010 le spese complessive si sono ridotte dello 0,9 per cento, principalmente per il calo delle erogazioni in conto capitale (20,4 per cento). La spesa primaria corrente è invece aumentata dello 0,9 per cento”.
Nel Bollettino Economico n. 62 si legge (per chi abbia voglia di leggere, si intende): “Secondo le stime del Governo, il miglioramento dei conti pubblici si rafforzerebbe nel 2011, anno in cui il saldo primario tornerebbe positivo, allo 0,8 per cento del PIL. La correzione dei conti nei prossimi tre anni si fonda quasi per intero su misure di contenimento delle spese primarie, in particolare di quelle in conto capitale. Le spese primarie sono scese dello 0,9 per cento, riflettendo il netto calo delle erogazioni in conto capitale (20,4 per cento; 5,8 miliardi). In particolare, la spesa per investimenti è diminuita del 14,2 per cento. La crescita della spesa primaria corrente (0,9 per cento; 2,9 miliardi) è stata sostenuta dall’aumento delle prestazioni sociali (2,4 per cento), solo in parte compensato dalla contrazione dei redditi da lavoro dipendente e dei consumi intermedi (rispettivamente 0,4 e 2,2 per cento). La spesa per interessi si è ridotta dell’1,2 per cento”.
La spesa pubblica nel primo semestre 2010 si è ridotta, ma perchè sono stati tagliati 5.800 miliardi di spesa in conto capitale. Le spese correnti sono cresciute di oltre 2.800 miliardi. Ma il Governo non dice in continuazione che sta tagliando gli sprechi? Non si era detto che bisogna investire nelle infrastrutture e tagliare gli sprechi presenti nella spesa corrente? Che bisogna salvare le grandi opere?
Luigi Spaventa |
Si avvicina il Natale. Ci permettiamo di dare un consiglio al Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Se non sa cosa regalare al Ministro Sacconi – che venerdì 29 ottobre ha dato del militante e dell’ignorante a un giornalista di RAI News 24 - doni al Ministro il cd completo di Caterina Caselli, con incluso il successo sempiterno “La verità ti fa male lo so”. Così capirà che la Banca d’Italia svolge un servizio – eccellente, dico io - alla collettività, neutrale e indipendente. “Il principio di indipendenza è essenziale per il corretto svolgimento della funzione di vigilanza” e questo è particolarmente vero “nei periodi di crisi finanziaria ed economica, nei quali può talvolta rendersi necessario adottare nei confronti dei soggetti vigilati anche misure di notevole rigore”...”La Banca d’Italia, per le sue particolari garanzie, stabilite nelle fonti comunitarie, ha un’indipendenza rafforzata, così come grazie alla sua completa autonomia finanziaria, può operare senza oneri per il bilancio dello Stato”. (Audizione del direttore generale di Banca d’Italia F. Saccomanni presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, 27.10.10).
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