La madre
Stefania, indagata per omicidio colposo, così racconta: “Avevo il bambino in
mano quando uno dei cani, il maschio, l’unico libero in giardino,
all’improvviso ha aggredito il piccolo cercando di portarmelo via. L’ho difeso,
ho combattuto, ma mi ha trascinata”. I due cani erano lì teoricamente per
difendere la famiglia. Quando il veterinario, dott. Macrì, è arrivato alla
villa il bimbo era già morto perchè addentato al collo. Il suo racconto è
terribile: “Quando siamo arrivati sul posto, i due cani erano eccitati e
aggressivi, siringhe di xilazina non sono bastati a calmarli. Gli occhi
esaltati, il muso e il pelo bianco insozzati di sangue, schizzi per terra e sui
muri; ma soprattutto ci hanno turbato le scarpette del bimbo che nessuno potrà
mai più rimettere in ordine”.
Il 30 ottobre scorso un 43enne è stato attaccato con violenza da 4 rottweiler che gli hanno azzannato entrambi gli arti inferiori. I medici sono stati costretti ad amputare.
A Pescara poco tempo fa un bambino di 19 mesi, Ferdinando Di Di Rocco, 19 mesi, è sttao sbranato dal cane - corso il cui nome deriva dal latino cohors, scorta, un molosso da difesa- di famiglia che il padre aveva legato con una catena a un albero vicino a casa.
Il 30 ottobre scorso un 43enne è stato attaccato con violenza da 4 rottweiler che gli hanno azzannato entrambi gli arti inferiori. I medici sono stati costretti ad amputare.
A Pescara poco tempo fa un bambino di 19 mesi, Ferdinando Di Di Rocco, 19 mesi, è sttao sbranato dal cane - corso il cui nome deriva dal latino cohors, scorta, un molosso da difesa- di famiglia che il padre aveva legato con una catena a un albero vicino a casa.
Fortunamente su 7
milioni cani in Italia, sono una minoranza quelli pericolosi. Ma spesso, in
giro per la città, si vedono dei cani aggressivi senza guinzaglio e senza
museruola. Come solitamente avviene le norme non vengono rispettate. Peraltro
le disposizioni sono poco chiare. Nel 2003 l’allora ministro della Sanità
Girolamo Sirchia emanò saggiamente un’ordinanza per la “tutela dell’incolumità
pubblica dal rischio di aggressioni di cani potenzialmente pericolosi”. Al
contempo venne stilato un elenco di razze canine a rischio aggressività, tra
cui american bulldog, dogo argentino, pastore dell’Anatolia, pit bull
rottweiler.
Ma nel 2009, il
sottosegretario alla Salute Francesca Martini – ahinoi – abolì l’elenco e
annunziò un patentino per proprietari che non è stato mai istituito. Alcuni
cani sono vere e proprie macchine da guerra. E’ preoccupante non obbligare i
proprietari dei cani – in alcuni casi veri e propri invasati – a tutelare
l’incolumità delle persone. Quando un bimbo viene azzannato tutti a chiedersi
come mai. Agiamo prima, che è meglio. Cosa aspetta il ministro della Beatrice
Lorenzin (unico caso al mondo di ministro della Sanità non laureato) ad prendere
gli opportuni provvedimenti?
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