Ignazio Visco |
E’ una scelta di prim'ordine. Economista di vaglia, ministro degli esteri di Bankitalia, forte senso delle istituzioni, riservato, professore universitario, scrittore di libri d'economia, allievo di Federico Caffé - vedi post Omaggio A Federico Caffé illustre economista . Al termine di una vicenda complicata e gestita male, una scelta da incorniciare.
Sarkozy ha poche ragioni per arrabbiarsi per la presenza di due italiani nel board della Bce – Bini Smaghi e Draghi. Noyer ci mese un anno e mezzo per sloggiare quando nominarono Trichet. Si consoli con Giulia.
Fabrizio Saccomanni |
E’ opportuno ricordare che sia Saccomanni che Visco partirono per altri lidi durante la pessima gestione Fazio. Quando in Banca d’Italia il Governatore Antonio Fazio faceva il bello e soprattutto il cattivo tempo – vedi post I furbetti del quartierino e l’ex Governatore Antonio Fazio. Una storia poco edificante ), Saccomanni prese la via di Londra dove andò in esilio presso la Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo ) e Visco andò all’OCSE a Parigi.
In onore di Saccomanni, ho ripescato un suo intervento di a Berlino, l’8 febbraio 2011.
Ecco uno stralcio: “Ma la UE non potrà risolvere i suoi problemi strutturali solo attraverso il consolidamento fiscale. Questo è necessario per stabilizzare i mercati finanziari e per lasciare più spazio agli investimenti privati. Ma occorre anche adottare una strategia di riforme strutturali per accrescere il potenziale di crescita dell'economia europea, per riassorbire la disoccupazione, specie quella giovanile e femminile, e per correggere gli squilibri di produttività e di competitività all'interno dell'eurozona. Si tratta di riforme che devono e possono essere intraprese da tutti i paesi della UE...
In sintesi, occorre portare avanti il completamento del mercato interno introducendo ulteriori liberalizzazioni nel settore dei servizi, come la grande distribuzione, i trasporti, le costruzioni, i servizi finanziari e professionali, dove la UE è rimasta indietro rispetto ai principali concorrenti. Occorre promuovere la piena integrazione dei mercati dell'energia, ancora frammentati a livello nazionale e dominati da monopolisti locali che impongono costi elevati alle imprese e alle famiglie. Inoltre, come indicato dal Rapporto Monti (Mario Monti, ndr), è necessario rafforzare le infrastrutture fisiche che stanno alla base di un grande mercato interno, le reti di trasporti, di telecomunicazioni, di distribuzione dell'energia e dell'acqua. L'esperienza insegna che da questi processi di liberalizzazione e di integrazione viene la spinta per la ricerca e l'innovazione che sono il presupposto per lo sviluppo di nuovi investimenti e della produttività”.
Torniamo sempre al punto. Riforme strutturali. Non esistono scorciatoie, non ci sono santi. Bisogna farle. Punto.
E bisogna dire la verità ai cittadini italiani. Ne abbiamo già parlato in un post recente: I mercati, le palle colossali e il linguaggio della verità
Tommaso Padoa-Schioppa |
Sono proprio queste le cose che mancano oggi: verità, chiarezza, spiegazioni convincenti.
Penso che Fabrizio Saccomanni ed Ignazio Visco siano due egregie persone e altrettanto meritevoli di nomina a Governatore di Banca Italia; ha prevalso la nomina di Ignazio Visco e quindi compartecipiamo con Lui augurandogli un buon lavoro!
RispondiEliminaMentre leggevo stralci del rapporto Monti, nel punto in cui si legge : distribuzione dell'acqua,ho pensato a talune regioni del sud del nostro paese,in cui il problema si ripresenta puntualmente, aggravato anche da "interessi locali".....
Ce la faremo ad arrivare alla soluzione o verrà presto tutto dimenticato, insabbiato, preferito a qualcosa di più lucroso,o bloccato dalla paura di infastidire qualcuno o semplicemente far prendere il sopravvento alla pigrizia eccetera eccetera?
Lucia