Nel
caso del decreto approvato pochi giorni fa il rischio è il medesimo, ossia vedere una
diminuzione del già basso livello di sviluppo economico. Se il governo
giallo-verde ansia è riuscito a cancellare quel poco di crescita che c’era,
come possiamo pensare che un decreto pieno di mance e assistenzialismo possa
dare una svolta all’anemia economica che ci circonda?
Vediamo
in dettaglio cosa è stato approvato in Senato.
1. Viene rientrodotto il superammortamento
per le imprese. Era stato detto dal ministro Luigi Di Maio che tutto quello fatto
Matteo Renzi fosse da buttare. Ora, fortunatamente, c’è una revisione e si
torna a guardare con favore agli investimenti privati, che dipendono dalla
fiducia (costantemente in calo dalle elezioni del marzo 2018).
2. Vengono tagliate le tariffe
Inail dal 2023. Poca roba sul tavolo.
3. Sono stati introdotti ecoincentivi
per tutte le moto e microcar.
4. Il Ministero dell’Economia è autorizzato
ad entrare come azionista nella nuova Alitalia. Il prestito di 900 milioni sarà
ben difficile vederlo restituito. Come possiamo pensare di creare sviluppo se
vengono messi denari pubblici nella fornace Alitalia, che più vola e più perde?
5. Nessun passo indietro sulla
responsabilità penale per eventuali reati ambientali relativi alla bonifica e
al rilancio dell’Ilva di Taranto. Il governo non ha previsto l’immunità totale
nonostante il duro scontro tra Arcelor Mittal e il Mise.
6. Previsti 3 milioni di euro
per Radio Radicale (ottima cosa, vista la capacità archivistica) e norme per favorire le aggregazioni bancarie al
Sud, con particolare attenzione alla Banca Popolare di Bari.
7. Le grandi imprese con più di
mille dipendenti potranno licenziare i lavoratori più anziani offrendo loro in
cambio “uno scivolo” di 5 anni, per chi ha maturato il diritto alla pensione di
vecchiaia. Se si incentivano le persone ad andare in pensione, come si può
pensare di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro?
8. E’ stata introdotta una norma
per `salvare´ i fornitori di Mercatone Uno, caso classico di incapacità degli
imprenditori di competere in uno scenario dominato dalla disintermediazione.
9. Ancora una volta il Comune di
Roma viene aiutato dal contribuente. Infatti parte del debito storico della Capitale passerà a carico
dello Stato. E’ così, aiutando i peggiori amministratori comunali italiani, che
si vuole creare un clima favorevole alla crescita? E i Comuni sobri e buoni
pagatori, con i conti in ordine, cosa devono pensare? Quale esempio nefasto
viene dato? Il presidente Sandro Pertini soleva dire: “I giovani non hanno
bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà”. Eccoci
serviti.
Se
il governo voleva dimostrare alla Commissione Europea di essere sulla retta
via, di creare le condizioni favorevoli per le imprese, di fornire un terreno
favorevole al ritorno della fiducia, possiamo dire che siamo ben lontani
dall’obiettivo.
Siamo
ormai in estate con il caldo che ci attanaglia. Avremmo bisogno di una folata
di fresco, di idee innovative, di pensiero vigoroso. Ha vinto la retorica e il
pensiero debole.
(Pubblicato sulla "Gazzetta del Mezzogiorno" il 2 luglio 2019).
(Pubblicato sulla "Gazzetta del Mezzogiorno" il 2 luglio 2019).
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