mercoledì 2 novembre 2011

Le ragioni dell'antipatico Bini Smaghi

Lorenzo Bini Smaghi
Sono giorni convulsi sui mercati finanziari. La infausta decisione del premier greco Papandreu di indire un referendum nel prossimo gennaio al fini di condividere le misure di austerità con l'opposizione ha accelerato la crisi in atto. Non è una crisi dell'euro, che si dimostra fortissimo, ma dell'Eurozona.

Anche ieri la Banca Centrale Europea - che battesimo di fuoco per Mario Draghi - ha proseguito negli acquisti di titoli di Stato italiani all'interno del Securities Market Program (SMP) al fine di mitigare il rialzo dei rendimenti sulla parte lunga della curva. Lo spread BTP-Bund - di cui abbiamo scritto ampiamente vedasi post . Gli analisti stimano che senza gli acquisti da parte della BCE, lo spread sarebbe oltre i 500 punti base (alias 5%).

Visto che il ruolo della banca centrale europea è in discussione nella misura in cui si occupa anche della stabilità finanziaria - non previsto nello Statuto - e non solo della stabilità dei prezzi, esuliamo dalla stretta attualità e analizziamo la baruffa chiozzotta della presenza di due italiani nel comitato esecutivo della BCE. Per approfondimenti sulla stabilità finanziaria si rinvia a Guido Tabellini, che è intervenuto di recente sul Sole 24 Ore.

Nelle ultime settimane il banchiere centrale italiano Lorenzo Bini Smaghi – membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea – è stato oggetto di pressioni affinchè si dimettesse al più presto dalla carica.

Il 27 ottobre scorso il premier Silvio Berlusconi al telefono in diretta con Bruno Vespa “A porta a porta” ha lanciato un appello pubblico a Bini Smaghi invitandolo a lasciare: “Non so se la televisione sia il mezzo migliore per far passare il messaggio, ma bisogna rispettare gli impegni”.

Il motivo della richiesta sta nella nomina di Mario Draghi a Presidente della Banca Centrale Europea. I francesi infatti hanno perso nel board un loro connazionale a vantaggio dell’Italia che da ieri 1° novembre ha due membri – Draghi e Bini Smaghi – nel comitato esecutivo.

Gli altri membri del Comitato Esecutivo sono:

- Un portoghese Vitor Costancio;
- Uno spagnolo, José Manuel Gonzales-Pàramo;
- un tedesco, Juergen Stark
- un belga, Peter Praet

Questo discorso delle nazionalità non ha senso, poichè i membri del comitato esecutivo della banca sono membri della Banca centrale Europea, non rappresentano i singoli stati nazionali (che sono 17, e quindi non possono essere accontentati tutti con un board di 6 membri). Se si analizza la procedura di nomina, si comprendono le ragioni di Bini Smaghi.

Mario Draghi
Premettiamo che il mandato dei membri del comitato esecutivo è di otto anni e non è rinnovabile. Essendo stato nominato nel giugno 2005, il mandato di Bini Smaghi scade il 31 maggio 2013.

I membri del comitato esecutivo sono nominati in base ad una raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea e previa consultazione del Parlamento europeo e del consiglio dei governatori della BCE. L’art. 109 del Regolamento del Parlamento Europeo regola la nomina dei membri della BCE e prevede:

1. Il candidato proposto alla carica di membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea è invitato a fare una dichiarazione dinanzi alla commissione parlamentare competente e a rispondere alle domande rivolte dai deputati.

2. La commissione competente trasmette al Parlamento una raccomandazione sull'opportunità di approvare la candidatura proposta.

3. La votazione si svolge entro due mesi dalla ricezione della proposta.

4. Se il Parlamento esprime parere negativo, il Presidente chiede al Consiglio di ritirare la sua proposta e di presentarne una nuova al Parlamento.

Come si può apprezzare, il Paese proponente indica al Consiglio Europeo il proprio candidato, ma è poi il Parlamento Europeo a dare il proprio imprimatur alla nomina, che diventa quindi avulsa dal contesto nazionale.

Berlusconi in passato ha spiegato che la richiesta all'esponente italiano di dimettersi dal board dell'Eurotower si rende necessaria in quanto ''per ottenere dalla Francia l'assenso alla candidatura di Mario Draghi ci deve essere nella Bce la presenza di un francese. E questo potrebbe realizzarsi – ha rilevato il premier - con le dimissioni di Bini Smaghi dal board della Banca”

Bini Smaghi, dal canto suo, ha parlato sul mandato dei componenti del comitato esecutivo dell'istituto con sede a Francoforte sottolineando che l'indipendenza della Banca centrale europea e' garantita tra l'altro dalla ''indipendenza personale'' dei suoi membri che ''garantisce la permanenza in carica dei membri degli organi decisionali per tutto il periodo prestabilito dalla nomina e tutela contro la revoca arbitraria''.

I francesi – forti della promessa di Berlusconi - con la nota veemenza del Presidente Sarkozy, insistono per le dimissioni di Bini Smaghi. Ma non hanno alcuna ragione dalla loro parte se osserviamo la procedura di nomina.

Jean-Claude Trichet
Inoltre esiste un precedente. Nel 2003, una volta che Jean-Claude Trichet fu nominato Presidente della BCE succedendo all’olandese Duisenberg , il francese Christophe Noyer si dimise anzitempo dal comitato – che rimase senza francesi per sei mesi – forte della staffetta favorevole ai francesi.

Un’ultima nota. Una fonte confidenziale ci ha rivelato che poco prima di salire al Quirinale per indicare a Napolitano il futuro Governatore della Banca d’Italia, Berlusconi ha telefonato a Bini Smaghi dicendogli che avrebbe fatto il suo nome. Come sappiamo, il prescelto è stato Ignazio Visco – vedasi post Onore a Saccomanni e Visco, civil servant si assoluto valore

Bini Smaghi apparirà pure antipatico e poco propenso - agli occhi degli italiani - a mollare la cadrega, ma le ragioni stanno dalla sua parte.

7 commenti:

  1. si fotta bini smaghi! nei paesi evoluti deve avere ancora un senso la "ragion di stato"! e non solo il capriccio di uno che si sposta solo se l'offerta di scambio è abbastanza allettante!! farsi da parte avrebbe un bel valore simbolico anche sulla serietà personale di questi stipendiati..non è solo un problema di regole ma anche di stile!! fuori dalle palle se te lo chiede il paese ..fuck!! invece in questa italia super sputtanata "ognuno fa un po' quel c..zo che gli pare!!" ( come diceva il buon guzzanti..10 anni fa..)
    Claudia

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  2. già che siamo in argomento di spread Btp-Bund, come troppo spesso in questo periodo purtroppo, che ne dice lei Prof. Piccone sulla giornata di oggi 2 novembre a piazza affari?Altro che battesimo di fuoco per Draghi che fra un pò doveva metterci soldi di tasca sua se si saliva oltre il 6.28%..c'è da mettersi le mani nei capelli?

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  3. Buongiorno.
    1. LBS dovrebbe (condizionale...) essere un "servitore dello stato" da cui deriva che alle esigenze dello stato un buon servitore dica "obbedisco"; cosa che LBS si è ben guardato dal fare (e pensare, oso dire);
    1. da chi è stato proposto LBS come rappresentante italiano alla BCE? Dall'allora ministro Siniscalco (le sue credenziali erano inferiori a quelle di altri potenziali candidati, ma LBS era stato collaboratore assai vicino al precedente, ed attuale, ministro dell'Economia); dal Governo, quindi; e se il Governo "chiama", perchè LBS "non risponde"?
    3. quando le uova si rompono e viene la frittata, le uova non tornano più integre; LBS ne ha dato ampia conferma.
    4. antipatico, è antipatico forte: e questo aggiunge sale sulla ferita ed acredine, entrambi giustificati.
    Grazie. CG

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  4. I servitori dello stato banchieri centrali non si devono dimettere assolutamente perchè il PM dice di mollare. Ma dove siamo? Nel Ruanda Burundi?
    L'indipendenza della Bce è un valore.
    La nomina è fatta dal Parlamento dopo l'indicazione da parte del Consiglio Europeo. Cosa c'entra Siniscalco?
    Più si pressa LBS, più si allontanerà la data delle dimissioni (che ci saranno entro fine anno, con calma, in silenzio, se possibile).bap

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  5. ... e chi lo dice che i servitori della stato banchieri non si devono dimettere? BAP? un banchiere centrale tedesco si è ben dimesso (dimostrando rigore morale e rispetto delle proprie idee, giuste o sbagliate che fossero, e nessun interesse alla "poltrona", come tutto lascia supporre sia la vera ragione della cocciutaggine di LBS), quando non si è trovato in accordo con la politica della BCE stessa. Evidentemente, il dovere (morale, non giuridico: ma per chi fa il banchiere centrale anche la morale necesse est: non fu di Fazio, ma lo fu di Einaudi, Banfi, Ciampi,...) non alberga fra i requisiti di un "banchiere" come LBS (che di "banchiere" sembra aver solo il titolo, non qualità e rigore).
    Siniscalco è stato il ministro che ha proposto LBS: ecco perchè è stato nominato nel mio post.
    Arroganza e presunzione, ecco che ci mostra LBS.
    Se qualcuno lo difende, ne prenda coscienza. Adieu.

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  6. LBS si è dimesso.
    ...era ora.

    ...ma allora possono dimettersi, Herr Professor!!?

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  7. Ma certo che possono dimettersi. Senza pressioni.
    Ho scritto settimana scorsa: "LBS di dimetterà antro fine anno, in silenzio, se possibile".
    Ma senza pressioni stupide, che ledono l'indipendenza della banca centrale.
    Chiedere le dimissioni in TV di un banchiere centrale europeo significa non aver capito nulla dell'Europa. Punto.

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