Renato Brunetta |
C'è un però. Secondo il Ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi, è sorto un problema di compatibilità con la CiVIT, la Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità della amministrazioni pubbliche. In sostanza la Commissione e il Comitato tecnico dovrebbero fare le stesse cose. Il primo costa 8 milioni di euro, il secondo 60mila euro l’anno. Una leggerissima differenza.
Una digressione. Gianfranco Rotondi è quel fantastico personaggio che l’altro giorno ha dichiarato che lo stipendio dei parlamentari è insufficiente e si fa fatica ada arrivare a fine mese. Inutile commentare. Vi rimandiamo a Massimo Gramellini e al suo Buongiorno, La Casta s’è desta
Paolo Cirino Pomicino |
Nel fantastico film di Paolo Sorrentino, Il Divo, la segretaria di Andreotti nell’affacciarsi alla finestra osserva l’appossimarsi di Pomicino – seguito da Evangelisti, Sbardella, Ciarrapico - ed esclama: “Presidente, sta arrivando una brutta corrente”, da intendersi come Corrente della Democrazia Cristiana, guidata naturalmente da Giulio Andreotti, il Divo.
Ci ricordiamo anche quando Cirino Pomicino con un gruppo di amici invase la Rai di Napoli, con l' eleganza e la grazia che gli conosciamo, per vedere in onde corte Napoli-Juventus. Le cronache locali parlarono di un nuovo Masaniello.
Così Rizzo sul Corriere della Sera : “Insieme a Cirino Pomicino sono stati collocati in quel comitato Vincenzo Chianese (già dirigente della Ragioneria) l’ex capo dell’ufficio studi di Bankitalia Giancarlo Morcaldo, già fedelissimo dell’ex governatore Antonio Fazio, e Federica Collaretti, componente della direzione nazionale della Dc di Rotondi, autrice anche di articoli sulla Discussione, organo del partito”
Ma a che serve il Comitato? L’organismo è stato istituito una decina d’anni fa con un ruolo di consulenza di palazzo Chigi e dovrebbe svolgere “attività di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro da lui delegato, al fine di assicurare la coerenza tra il programma di Governo e la pianificazione strategica dei Ministeri in relazione alle funzioni di direzione della politica generale e di mantenimento dell’unità d’indirizzo politico ed amministrativo del Governo”. Non soltanto. Il Comitato deve anche promuovere “l’utilizzo di metodologie e strumenti comuni per la pianificazione strategica delle amministrazioni dello Stato, la circolazione di informazioni e documenti e il confronto di buone prassi; elaborare metodologie e strumenti per assicurare e migliorare il collegamento fra gli obiettivi strategici e l’allocazione e l’uso delle risorse nelle amministrazioni; elaborare proposte per la progressiva integrazione tra il processo di formazione del bilancio e il processo di pianificazione strategica delle amministrazioni”.
C’è un ma. Grande come una casa. Il Ministro dell’Innovazione Renato Brunetta – recentemente resosi protagonista di una figura indecente rispondendo a male parole nei confronti di alcuni precari che volevano porre una domanda – creatore della CiVIT, è entrato in disaccordo per la nomina di un nuovo Commissario/Presidente con il suo collega Rotondi.
Ma chi è l’attuale Presidente della CiVIT? Antonio Martone, protagonista l’estate scorsa dell’affare P3. Così leggiamo sulla Stampa del 12.7. 2010 : “La prima testa è caduta: Antonio Martone, ex avvocato generale in Cassazione e aspirante procuratore generale di Cassazione, da qualche mese a capo di una Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità (e non è uno scherzo, ndr) delle amministrazioni pubbliche istituita dal ministro Brunetta, lascia la magistratura. Secondo l’inchiesta sull’associazione segreta messa in piedi da Flavio Carboni, Martone avrebbe partecipato alla cena del 23 settembre scorso nella casa romana di Denis Verdini. Nel corso di quella cena si sarebbe discusso di come avvicinare i giudici della Consulta che di lì a poco dovevano decidere sul Lodo Alfano. Già presidente dell’Anm e poi dell’Autorità garante sul diritto di sciopero, Martone, 69 anni, due giorni fa ha presentato richiesta di pensionamento”.
Siamo andati sul sito della CiVIT e Martone risulta ancora Presidente. Tanto ormai non ci si meraviglia più di nulla.
Segnaliamo comunque che l’unico componente di peso della CiVIT – il prof. Pietro Micheli, consulente delle delivery unit creat da Tony Blair – si è dimesso polemicamente. A Repubblica Micheli ha spiegato come la CiVIT sia indipendente solo sulla carta: “Le ingerenze della politica sono fortissime. La Commissione ha un budget di 8 milioni € l’anno. La metà va in progetti vagliati da Brunetta e dal Ministero dell’Economia. Oltre alle pressioni su come usarli, i fondi stanziati per il 2010 non sono ancora allocati”.
Un momento di ironia. Martone – colui che secondo alcune ricostruzioni avrebbe informato illecitamente Verdini e Carboni dell’indagine nei loro confronti - così risponde polemicamente alle dichiarazioni del dimissionario Micheli : “Con il lavoro quotidiano e con i fatti si risponde ai tentativi di ingerenza della politica: perchè l’indipendenza non viene dall’esterno, ma si conquista e si pratica ogni giorno”.
Non c'è niente da ridere.
per chi volesse approfondire l'eclettica figura di cirino pomicino.... consiglio la lettura di Strettamente Riservato (Mondadori, 2000).... ovviamente con spirito critico, visto che dietro lo psudonimo dell'autore Geronimo si nasconde proprio cirino pomicino stesso....
RispondiEliminaOggi Salvatore Settis su Repubblica riprende il mio titolo "Non c'è niente da ridere", scrivendo: "La sindrome di Salò che assedia l'Armata Brancaleone al gverno fa spettacolo ma non fa ridere, perchè trascina il Paese nel baratro bloccando la crescita in mome di falsi bersagli". bp
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