Come scrive Wikipedia, il film è basato sulla storia vera della defunta Maria Altmann, una sopravvissuta all'Olocausto, che, insieme al giovane avvocato E. Randol Schönberg, ha combattuto il governo austriaco per quasi un decennio per recuperare l'iconico quadro di Gustav Klimt Ritratto di Adele Bloch-Bauer I (dipinto nel 1907) appartenuto a sua zia, che era stato confiscato dai nazisti a Vienna poco prima della seconda guerra mondiale.
Helen Mirren |
Mentre i dipinti di Bloch-Bauer rimasero in Austria, il governo austriaco sottolineò che, secondo il testamento, dovevano rimanere in quella nazione. Dopo una lunga battaglia legale avvenuta in Austria e negli Stati Uniti (nota come Republic of Austria v. Altmann), una corte di giudici stabilì, nel 2006, che il ritratto di Adele, assieme ad altre opere di Klimt, doveva rimanere in possesso di Maria Altmann.
Per gli appassionati di battaglie giudiziarie, sulla rete trovate interessanti dettagli sulla decisione della Corte Suprema Americana, sotto la voce Republic of Austria vs. Maria Altmann
Maria Altmann con il ritratto di Adele |
Ciò che il film non racconta è un fatto molto rilevante. Dopo aver combattuto e vinto negli anni Ottanta la battaglia contro l'inflazione, Paul Volcker, autorevolissimo banchiere centrale americano, di origine ebraica (qui trovate il suo profilo sul sito della Federal Reserve ), venne nominato nel 1996 presidente del comitato per la restituzione dei beni sottratti agli ebrei durante il dominio di Hitler. Le banche svizzere nicchiarono per un bel po', poi cedettero. Così si racconta sul sito swiss.info:
"Nel maggio 1996, l'Associazione svizzera dei banchieri e diverse organizzazioni ebraiche creano una commissione paritetica composta di persone eminenti e guidata dall'ex presidente della Federal Reserve, Paul Volcker. Essa era incaricata di effettuare verifiche indipendenti, al fine di identificare i conti bancari svizzeri in giacenza".
Paul Volcker |
Dopo la svolta del 1996, in cui per la prima volta le banche svizzere sono state costrette a collaborare nella restituzione dei beni, il giornalista investigativo austriaco Hubertus Czernin si mise a lavorare sul caso, convinto di poter trovare dei documenti cruciali. Così successe nel 1998, li mise a disposizione di Maria Altmann, che iniziò la sua avventura giudiziaria.
Le persone sono in grado di cambiare gli eventi. La forza delle idee genera credibilità e autorevolezza. Quando parla Paul Volcker, ancora oggi, eh, - di cui si ricorda sempre la battuta per cui l'ultima innovazione interessante nel mondo della finanza è il bancomat - tutto il mondo si pone in ascolto. Anche lo Stato austriaco (i cui funzionari nel film sembrano degli emeriti scemi) ha ben pensato, nel corso dell'arbitrato di Vienna, che fosse meglio per l'immagine dell'Austria restituire il quadro di Adele Bloch-Bauer a Maria Altmann.
Non vedo l'ora di andare a New York sulla Quinta per apprezzare il quadro di Klimt!
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