lunedì 14 ottobre 2013

Dopo i BRICs e i Next Eleven, arrivano nuovi acronimi: H.I.E. e L.I.E.. La creatività conta!

L'economista Jim O'Neill di Goldman Sachs tanti anni fa coniò l'acronimo BRIC (poi diventato BRICs con l'aggiunta del Sud Africa), con il quale individuò i Paesi che avrebbero corso di più a livello di crescita economica. La previsione si è rivelata corretta perchè Brasile, Russia, India e Cina hanno fatto nell'ultimo decennio passi da gigante.

Sempre l'immaginifico O'Neill inventò un nuovo termine: Next Eleven, ossia i prossimi 11 Paesi mondiali dove il potenziale di crescita sarà maggiore: Bangladesh, Egitto, Indonesia, Iran, Messico, Nigeria, Pakistan, Filippina, Turchia, Corea del Sud e Vietnam.

Mentre il pubblico fa fatica a digerire l'ultima invenzione dei Next Eleven, che prontamente l'editorialista del New York Times Thomas Friedman - autore del mitico The world is flat - ha inventato altri due acronimi, che trovo assai interessanti: H.I.E.'s - high imagination-enabling countries - e L.I.E.'s - low imagination-enabling countries. La dicotomia tra Peasi oggi è legata a creatività e innovazione.

In un suo editoriale dal titolo "Obama, Snowden and Putin" di Ferragosto 2013 sull'International Herald Tribune, Friedman scrive: "There are no developed and developing countries anymore. There are only H.I.E.'s and L.I.E.'s. That is, countries that nurture innovation and innovators and those that don't - in a world where so many more people can turn ideas into products, services, companies and jobs faster and cheaper than ever. Putin is building a political monoculture that will make Russia the lowest of low imagination-enabling countries".

L'immaginazione è una funzione cognitiva indispensabile in ogni ambito delle nostre attività mentali.
Il vicentino Federico Faggin, inventore per conto di Intel del chip 4004 (il modello da cui è discesa gran parte dei processori successivi), in un'intervista al Sole 24 Ore, ha chiarito cosa significa pensiero creativo: «Sì, essere creativi significa saper pensare l'impensabile. È una meravigliosa proprietà del cervello umano che non è ancora ben compresa, e che non viene riprodotta dalle macchine che costruiamo. Gli algoritmi che usiamo per elaborare l'informazione sono totalmente deterministici, prevedibili. La creatività, invece, non è algoritmica: esce dagli schemi».

Gli Stati Uniti premiano l'innovazione e accolgono i migliori talenti mondiali. Chi ha fondato Google, Yahoo!, Ebay? Immigrati provenienti da tutto il mondo.

Sergey Brin di Google lasciò la Russia da bambino. Pierre Omidyar, fondatore di Ebay, è figlio diimmagrati iraniani; il fondatore di Intel Andy Grove è nato in Ungheria, Jerry Yang co-fondatore di Yahoo! è nato a Taywan. Elon Musk fondatore di PayPal è sudafricano.

Le idee devono essere messe in circolo. Non rimanere chiuse negli scantinati.

1 commento:

  1. credo che l'introduzione degli acronimi H.I.E. e L.I.E. sia geniale, O'Neill ha individuato quello che conta veramente al giorno d'oggi, la creatività e la disponibilità ad essere creativi (ancora più importante della creatività stessa). Ahimè l'Italia sta ovviamente nei L.I.E., un peccato capitale se si pensa che per secoli siamo stati leader nella creatività, settore che non può andare in crisi. Anzi, in un periodo di crisi come quello attuale la creatività è uno dei pochi mezzo che abbiamo a disposizione TO OVERCOME THE PROBLEMS

    (Però a mio avviso Next 11 è un po una boiata da parte di O'Neill, come si puo comparare la Corea del Sud a, per esempio, il Bangladesh e il Vietnam??!! la corea è gia una grande economia affermata con multinazionali leader nel mondo, Vietnam e bangladesh stanno crescendo bene, but it's a long way to the top!! lei che ne pensa?)

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