Niente di più sbagliato. Marchionne amava il suo lavoro, non lo mollava mai, solo un week-end negli ultimi 3 anni, era la sua vita, il suo riscatto.
Un profilo notevole, frutto di un lavoro di tre anni (altro che instant book!), ce lo porge il giornalista e storico Paolo Bricco nel volume "Marchionne lo straniero" (Rizzoli, 2018), già autore di un volume pregevole: "L'Olivetti dell'Ingegnere" (il Mulino, 2014). Sono passati al microscopio i quattordici anni di Marchionne in Fiat, i nove in Chrysler: "Anni di confronto costante e duro, vitale e feroce con la morte e con la vita. Essere o non essere".
Si parte dalla negoziazione con General Motors nel 2004 per arrivare alla trattativa diretta con Barack Obama per salvare Chrysler per arrivare alla quotazioni di Ferrari. Oggi FCA capitalizza 10 volte tanto dall'arrivo di Marchionne, nato a Chieti, figlio di un carabiniere (Concezio) e di un'esule istriana (Maria Zuccon).
Io che ho sempre tifato per Marchionne, non ho potuto che apprezzare. Credo anche che gli italiani non abbiamo capito quanto sia stato rivoluzionario Marchionne (vedi Fabiano Schiavardi su lavoce.info, che lo definisce "l'incompreso"). E' corretto definirlo "marziano" (Sandro Trento, cit.) o "straniero".
Ho trovato decisive le parole scritte su Marchionne dal direttore di Repubblica Mario Calabresi: «Marchionne aveva fame, quella voglia di rivalsa e di affermazione che nasce dalla fatica e dall’emigrazione», per anni - una volta trasferitosi in Canada - non aveva il coraggio di parlare in inglese con le ragazze. Questo fatto ha creato le condizioni per la successiva rivincita. E che rivalsa!
Così chiude Bricco il suo pregevole volume:
Enzo Ferrari |
Fino all'epilogo della morte. Triste, solitario y final". Più volte Marchionne ha dichiarato di sentirsi solo nelle scelte decisive: "La leadership non è anarchia. In una grande azienda chi comanda è solo. La collective guilt, la responsabilità condivisa, non esiste. Io mi sento molte volte solo“.
Così chiude Bricco, con una citazione del bellissimo romanzo di Osvaldo Soriano
Cari lettori, trovate il tempo di comprare (si trova anche in edicola con il Corriere della Sera) il volume su Marchionne, una storia affascinante che merita di essere conosciuta.
Buona estate e arrivederci a settembre.
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