lunedì 3 febbraio 2014

Dietro l'ultimo film di Virzì "Il capitale umano" ci sono le sparate di Bossi e della Lega sul boicottaggio dei BOT

Nel pregevole "Il desiderio di essere come TUTTI" (Einaudi, 2013), Francesco Piccolo - sceneggiatore del "Caimano" di Nanni Moretti, racconta la totale immersione storica per poter scrivere la sceneggiatura del film, che evoca chiaramente Silvio Berlusconi.

Quando Moretti ha ingaggiato Piccolo, quest'ultimo è entrato in un vortice dove l'unico obiettivo era capire veramente Berlusconi attraverso le sue dichiarazioni (soprattutto agenize di stampa, di modo da studiare il virgolettato esatto), gli scritti, i comportamenti.

Credo sia avvenuto lo stesso nel caso del Capitale umano, che vede Virzì alla regia, Francesco Piccolo e Francesco Bruni come sceneggiatori.

A me il film ha ricordato un libro di successo negli Stati Uniti post crisi finanziaria: "The big short" di Michael Lewis, che narra la più grande operazione ribassista della storia. Ossia la vendita allo scoperto dei titoli strutturati legati alla bolla immobiliare Americana. I titoli sono definiti Collateralised Mortgage Obligation (CMS) o Collateralised Debt Obligation: sono titoli strutturati il cui rendimento è legato alla bontà dell'insieme dei mutui che costituiscono il sottostante.
Qualche saggio finanziere ha capito per tempo che la bolla sarebbe scoppiata e ha venduto allo scoperto. Il caso ha avuto un ruolo rilevante. Stiamo attenti a scambiare la fortuna con la bravura (Nassim Taleb, Giocati dal caso, cit.). Uno di questi hedge fund manager, John Paulson, ha guadagnato di sole performance fee qualcosa come 4 miliardi (miliardi, avete letto bene) di dollari. Poi negli anni successive è andato "lungo" di oro e materie prime e ha fatto perdere ai clienti molto di più di quello che aveva fatto loro guadagnare.

Andare short (corto), in finanza, significa prendere una posizione ribassista, vendere un titolo - azione, obbligazione, indice, prodotto derivato - senza detenerlo. Per andare short bisogna farsi prestare I titoli da un intermediario chiamato stock lender. I titoli che lo stock lender ci presta li consegnamo a colui che ha comprato da noi.
L'operazione di short selling, il rischio è elevato: si guadagna se il titolo scende. Se sale si può perdere l'intero capitale.

Nel film in questione - Il capitale umano - il finanziere brianzolo Giovanni Bernaschi, interpretato dal bravo Fabrizio Gifuni, decide di andare short sull'Italia, convincendo i suoi clienti investitori a seguirlo in questa operazione ribassista.
Quando sembra che le cose si mettono male - ossia l'Italia si riprenda e lo spread scende - e tutta l'operazione fallisca (compromettendo anche il capitale conferito dall'ingenuo Dino Ossola, alias Bentivoglio, ambizioso immobiliarista), l'Italia crolla, lo spread vola e Bernaschi organizza una grande festa nella sua villa per coronare una vittoria storica.
Nelle battute finali, la moglie di Bernaschi, Carla - l'attrice Valeria Bruni Tedeschi, per me la migliore - dice al marito: "Avete scommesso sulla rovina del nostro Paese e avete vinto".
E lui, Bernaschi: "Abbiamo vinto, amore. Abbiamo vinto. Ci sei anche tu".

La mia idea è che Virzì, con gli sceneggiatori, nell'ambito della ricerca storica, si siano imbattuti nelle dichiarazioni del leader della Lega Bossi, il quale per anni ha continuato a blaterare contro i titoli di Stato italiani (BOT e BTP), invitando i risparmiatori italiani al boicottaggio.

Cercando velocemente su google, ho trovato un articolo del 4 ottobre 1992, quando il Corriere della Sera titola: Guerra ai BOT, sassate a Bossi: "Duro e dettagliato attacco del presidente del Consiglio alla Lega Nord e a "un insieme di comportamenti che possono essere eversivi". Ma anche un monito a quelle forze che operano per destabilizzare la maggioranza e per condizionare "il timoniere", cioe' lo stesso capo del governo, alle prese con la drammatica crisi finanziaria. In un' intervista a Giuliano Ferrara, nell' "Istruttoria" di ieri sera, Giuliano Amato ha espresso un giudizio fortemente negativo sugli inviti leghisti a non comprare Bot, a non pagare le tasse, a portare i capitali all' estero. "Magari uno a uno sono solo comportamenti sgradevoli o non commendevoli. Quando si comincia a invitare la gente a non pagare le tasse, a non comprare i titoli di Stato, a pretendere di battere moneta, non si capisce se questo e' uno scherzo o una cosa fatta sul serio. Fatto sta che anche nei bar di Roma questi signori si presentano con monete coniate da loro. Insomma, c' e' un insieme di fatti che mettono in discussione l'unita' nazionale".

L'Italia ce l'ha fatta, Bossi ha avuto torto, chi ha tenuto duro e comprato titoli di Stato italiani ha guadagnato nel corso degli anni. Settimana scorsa l'asta dei CTZ ha segnato il minimo storico di ogni tempo.

Alla luce del bashing contro l'euro e i BOT non devono tanto stupire le scelte di gestione del patrimonio della Lega - costituito dai rimborsi elettorali - investiti in diamanti e in conti a Cipro e in Tanzania. Chapeau, Mr Belsito!

3 commenti:

  1. Ricevo e pubblico:

    Gli artisti sono più avanti dei politici, dei giornalisti, degli storici e anche degli economisti ...
    ciao,

    alex

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  2. Caro Beniamino, io, modestamente, da "NON-leghista (nel senso secessionista) dentro" ritengo che il tema dell'atteggiamento leghista sia molto più complesso da comprendere.

    Penso che in una società moderna si debba superare per sempre il limite, storico ma poco innovativo e poco aperto al futuro, di valutare gli atteggiamenti di certe prospettive politiche solo in superficie.

    Conoscenza è progresso, lo dice la storia, non io. Per questo ritengo che la Lega, come tutti i rappresentanti della politica, abbiano, anche su questo tema, ragioni e torti. Le prime si basano su aspetti oggettivi che fanno di questo paese un unicum di squilibri tra Nord e Sud (dati Istat, Agenzia delle Entrate, ecc., non mie opinioni), i torto si basano su comportamenti ed opinioni leghisti che vanno all'eccesso di reazione. Ritengo possano essere comprensibili, ma sono errati.

    L'Italia non si "risolve" con una legge elettorale o l'altra, non con la destra o la sinistra, non con il Nord o il Sud, ma certo non si possono continuare (come cittadini Italiani, non del Nord) ad accettare squilibri come quelli tra Nord e Sud che dipendono:
    - certo in parte da morfologia del territorio e da aspetti climatici (ma anche Singapore, dove ho vissuto per un periodo e dove pur non vivrei è sulla punta di una penisola e con un caldo boia 12 mesi l'anno ma si fa valere a modo suo nel mondo)
    - ma molto da privilegi che vengono concessi dallo Stato e presi da una certa parte di paese. Solo alcuni "piccoli" esempi:
    - 26000 forestali della Sicilia rispetto a 500 in Lombardia, significa 50 VOLTE di più
    - che la stima dell'evasione fiscale in % sul PIL (fatta dall'Agenzia delle Entrate) sia dell' 80% e oltre in Calabria, 65% in Sicilia e 15% in Lombardia, non è l'idea di un pazzo. Chi ha provato a "correggere" tale dato per tener conto del fatto che in Lombardia ci sono più dipendenti (che tuttavia è un merito di regolarità nelle assunzioni, di capacità di lavoro in squadra, di intraprendenza per far meritare ad aziende private dimensioni più grandi, pur con miriadi di PMI, ecc.) la correzione porta la Lombardia a 30-35%. Se si applica questa % ad un PIL pro capite Lombardo, e poi si fa lo stesso con quella e quello Calabro o Siciliano, si vede che il reddito REALE (MEDIO) non è al Sud la metà come illustrano le stime ufficiali. Poi va corretta la media, certo, perchè le mafie incidono tanto. Ma anche queste dovranno essere uno scoglio da superare prima o poi, o no? E non ci vuole forse in questo un sistema di forze che includano certo un appoggio statale incondizionato e costante, ma, IN FONDO, non deve soprattutto essere una conquista dei popoli di quei territori ?
    - E tutte le autostrade gratis? Non è una esagerazione? Perchè devono essere gratis, piuttosto che costare il 20'% in meno che mi parrebbe un correttivo più equo?

    Devo continuare?

    In sintesi, io non sono leghista, non lo sono mai stato nel cuore e nella testa, ma di fronte ad esagerazioni oggettive, mi impegno a valutare sempre le cose da più prospettive. In questo caso da una sola, opposta a quella da te espressa, solo pe bilanciarla. Perchè di mio, preferirei una disamina più completa, per argomento, delle virtù e vizi (partendo dai numeri, non dalle opinioni che sono come le balle, ognuno ha le sue) di ogni Regione, partito, ecc.

    Per questo non sono leghista, ma dallo scorso anno voto Lega. Ma scrivo anche alla Lega, affinchè metta da parte certe spregevoli esagerazioni e tiri fuori le capacità che buona parte dei suoi militanti dimostrano. Quelli bravi ci sono ovunque, propongo che smettiamo di ragionare per Categorie Opposte, e piuttosto distinguiamo tra cosa è giusto e cosa no (ed esprimiamoli entrambi in modo "sistemico" per far capire alla gente) su uno specifico argomento e in uno specifico contesto.

    Un cordiale saluto

    Paolo

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  3. Mi fa una gran tristezza assistere ad un incipiente e ferocia cupidigia che conduce soltanto a povertà e devastazione. Sicuramente a detrimento di molti ma all'arrichimento di pochi.
    Altro che SCIACALLI!! Povero Tomasi di Lampedusa, chissà che diresti e che definizione daresti.
    Lucia

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