venerdì 2 febbraio 2018

Cronaca di una giornata all'insegna di Paolo Baffi, a cui il Comune di Fiumicino ha dedicato una piazza

Martedì scorso a Maccarese, nel comune di Fiumicino, si è svolta la cerimonia di intitolazione di Piazza Paolo Baffi. Tra via della Muratella Nuova e via di Maccarese lo slargo è ora dedicato alla memoria dell’ex Governatore della Banca d’Italia.
Con Umberto Ambrosoli sono stato invitato dalla preside Antonella Maucioni, vera cultrice della memoria, dell'I.I.S. Leonardo da Vinci, dove nell’Aula Magna abbiamo spiegato agli studenti perchè Paolo Baffi è ancora vivo tra noi.
I suoi pensieri, le riflessioni, il metodo rimane. Eccome. Anche se Baffi è morto nell'agosto 1989. Ma i grandi non muoiono mai.
Ambrosoli,  alla presenza della moglie di Baffi Maria Alessandra, dei figli Giuseppina ed Enrico, di Antonella Maucioni e del sindaco Esterino Montino, ha preso la parola partendo dalla storia di due soggetti: suo padre, Giorgio Ambrosoli, e Michele Sindona.
Tutti e due avevano delle capacità, uno le spese per il bene della collettività, l'altro per portare avanti disegni criminosi. Non basta studiare e applicarsi. Bisogna indirizzare i propri sforzi nella direzione giusta.

U. Ambrosoli e B. Piccone
Paolo Baffi, vittima nel 1979 di un vergognoso attacco politico, affaristico e giudiziario quando era alla guida della Banca d’Italia, non è mai stato dimenticato per il suo alto impegno civile e morale.
Dopo aver lasciato la Banca d'Italia, si è speso con la moglie Alessandra, vera "locomotiva", a favore del territorio. Baffi è stato tra i promotori della realizzazione dell'attuale Istituto scolastico Leonardo da Vinci di Maccarese, nonchè dell'istituto alberghiero a lui intitolato.
Fregene deve molto a Baffi perché il Governatore si è molto impegnato per migliorare la qualità delle strutture comunali giacché negli anni Settanta-Ottanta la cittadina era profondamente degradata e priva dei servizi primari. Grazie a Baffi a Fregene si aprirono le scuole e fu decisivo il suo intervento nel convincere l’Iri a cedere l’Oasi naturalistica di Maccarese – oggi una delle maggiori attrattive locali – in comodato al WWF: a lui è dedicata una targa all’ingresso.

La preside Maucioni mi ha chiesto di cercare tra i suoi scritti un passaggio di Baffi così da realizzare un segnalibro. Allora le ho fornito un passo di una lettera del 1969 al giornalista, poi senatore, Cesare Zappulli:
Contro le forze ostili della demagogia e dell’ignoranza, va difeso il contenuto di libertà di una società civile”. Quanta attualità nel pensiero di Baffi! Quando ascoltiamo le promesse elettorali del politico di turno, siamo pronti a citarlo.

Se a Livorno il Movimento 5 Stelle ritiene Carlo Azeglio Ciampi indegno di una Piazza, meno male che in altri territori i banchieri centrali sono più apprezzati. Quando i cittadini passeranno lungo quella strada, alzando gli occhi verso Piazza Baffi, speriamo trovino qualcuno che spieghi - in questo Paese senza memoria - chi fosse Baffi, nato a Broni il 5 agosto 1911 e morto a Roma il 4 agosto 1989. La terra gli sia lieve.

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