giovedì 28 aprile 2011

Quando i banchieri facevano gli interessi dei clienti. Siegmund Warburg, un banchiere d’altri tempi (seconda parte)

Siegmund Warburg
Show me trouble and I’ll show you profit

In banca i ritmi di lavoro erano intensissimi, una massima di Warburg era: “Bankers never get ill from over-work, but only either from bad organization or bad business”. Nel 1950 Warburg organizzò separate meeting con 57 persone nello spazio di 2 settimane. Prese l’abitudine di organizzare due business lunch, uno dalle 12.30 alle 13.30 e un altro dalle 13.30 alle 14.30.

Work is more absorbing, more fascinating, more enjoyable than the best of holidays or the best of games”.

Lo stile Warburg era caratterizzato da un perfezionismo esasperato. Un giorno di Natale chiamò un suo collaboratore per segnalargli di aver dimenticato una virgola in un report: “To Warburg this was no mere pedantry. It was a way of enforcing excellence”.

Nel Capitolo “Il ritmo della perfezione”, lo storico Niall Ferguson supera se stesso attingendo dall’archivio Warburg: “Many of my younger colleagues seem to forget that most of the substantial transactions which have been done by us are the result of the cultivation of contacts over very many years…this would be fruitless without human contact with the client in question…In our kind of business the continuity of valuable connections overrides in importance the conclusion of any specific transactions…For me the greatest interest and enjoyment were human relations…It was the human side, in practice the negotiating side, which attracted me to banking”.

Warburg era veramente poco interessato al denaro in sé. Wealth was a by-product of high-class work. Un suo collaboratore disse: “Siegmund wasn’t really interested in making money. He was interested in the firm making money, which is different”. Ma guardiamoci intorno oggi, con banchieri avidi di emolumenti, disinteressati all’interesse generale e focalizzati in modo preminente sul loro compenso e sul bonus (leggersi Zingales, per approfondimenti).

The idea of a private jet was one of the marks of vulgarity. He was wonderfully ascetic. His own problem was to bring an especial integrity to the life of high finance…He did not hunt, shoot or fish. He had no yacht, nor any country estate”.

Se lo compariamo con i banchieri di oggi, Sir Warburg ci sembra un monaco tibetano.

Enrico Cuccia
Come Enrico Cuccia di Mediobanca, Warburg morì non particolarmente ricco. Lo stipendio compreso di bonus attualizzato ad oggi di Sir Warburg era di 540.000 sterline. Solo per portare un esempio attuale, il ceo di Goldman Blankfein nel 2010 si è portato a casa 19 milioni di dollari.

In relazione alle politiche creditizie, Warburg ancora una volta è attualissimo, ahinoi: “We should keep the bank as liquid as possible and resist the temptation to lend money to property developers”. Banchieri italiani, siete in ascolto? Ricucci, Statuto, Coppola, Zunino, li conoscete per caso?

Ah, un’ultima notazione. Come invidio al mio amministratore delegato, la scrivania di Siegmund Warburg era sempre miraculously clear.

Chiudiamo con un ricordo del capo dell’Investment Department di S.G. Warburg Charles Sharp, stretto collaboratore di Warburg, very british, soprattutto nella conclusione.
Mr Warburg himself spent, every day, at least eight hours in meetings, four hours with visitors, three hours at three different lunches, three hours in entertaining colleagues and business friends over dinner, two hours dictating letters, one hour reading letters, four hours in one aeroplane or another, altogether 25 hours on a conservative basis” (p.237).

P.S.: si consiglia vivamente la lettura di Niall Ferguson, High Financier. The lives and time of Siegmund Warburg, Penguin Press, 2010

3 commenti:

  1. Salve prof, sono un suo studente.
    Senza ombra di dubbio Siegmund Warburg è stato un grandissimo personaggio che sicuramente farebbe bene ai ostri tempi.
    Siamo cosi sicuri però che le banche inglesi stiano seguendo l'etica di Warburg??

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  2. I banchieri inglesi dovrebbero stare zitti e scusarsi. Invece fanno ancora i fenomeni. Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. Se fossere costretti a svalutare tutti i titoli in portafoglio di livello 3 (asset cosiddettti tossici) col piffero che potrebbero pagarsi i bonus ancora stellari, nonostante il crash.

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  3. postilla: Ricucci, Statuto e Coppola quantomeno sono stati trombati e incriminati; Zunino, invece, è ancora seduto comodo comodo su una poltrona del CDA di Mediolanum. Ah, l'Italia!

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