Anna Hazare |
Ma cos’è il Lokpal Bill?. Sul web leggiamo: “Anna Hazare demanded equal representation from the civil society and the government in drafting the Lokpal bill, that provides for stringent punishment for corruption. With his second of fasting, Anna Hazera decided to continue the hunger strike till the government reaches a conclusion about the enactment of the Jan Lokpal Bill (Citizen's Ombudsman Bill)".
Punti salienti :
1.Appointment of Lokpal Commission, Commissione anti corruzione formata per meta' da politici e per meta' da civili. Sicuramente meglio, per la presenza di quest'ultimi, della nostra commissione/giunta per le autorizzazioni a procedere.
2.Citizens access to information, sul modello Louis Brandeis (Consigliere della Corte Suprema negli anni '30): “La trasparenza è il miglior disinfettante, la luce elettrica il miglior poliziotto”.
3.Plugging loop holes in anti-defection laws, leggi che impediscono di cambiare partito una volta eletti. "In questo modo mentecatti tipo Scilipoti o Villari non potrebbero esistere" (Gianluca docet). Da notare che in India si parla di migliorare leggi sulla defezione gia' esistenti: da noi non esistono proprio.
4.Declaration of assets&audit of party accounts: bilanci obbligatori per i partiti politici!
5.Debarring the corrupt and the criminal from entering the political arena: interdizione dal presentarsi alle elezioni e dai pubblici uffici per coloro con precedenti penali.
6.Speedy trial of erring politicians, così scadenze dei termini, processi brevi ed altre amenita' del genere non esisterebbero.
7.Forfeiture of illegally acquired property, i.e. sequestro di beni accumulati illegalmente.
Conclude Gianluca: “Qui c'e' qualche decina di migliaia di persone impegnate in veglie, marce, raccolta firme etc . Il dibattito e' su TUTTI i giornali ed il governo sta gia' trattando . E noi ?“.
Nel leggere Federico Rampini, San Francisco Milano (Laterza, 2011), mi ha colpito il fatto che in California esiste una legge, definita Recall, che consente ai cittadini di organizzare un referendum per destituire un funzionario pubblico corrotto o incompetente: dallo sceriffo di contea al sindaco, al governatore dello Stato. Gli amministratori quindi non hanno la garanzia di poter finire il loro mandato.
Chiudiamo con una chicca del giudice di Cassazione Piercamillo Davigo - di cui consigliamo la lettura di La Giubba del re. Intervista sulla corruzione, (Laterza, 2004): “Il mio vicino, quello a cui affido mia figlia per accompagnarla a scuola, viene accusato di essere un pedofilo. Finchè non si pronuncia la Corte di Cassazione è innocente. Ma io continuo ad affidargli mia figlia?”....applicato ai politici ”La Costituzione dice “I cittadini a cui sono affidate pubbliche funzioni hanno il dovere di adempiere ad esse con disciplina e onore”. Disciplina e onore è qualcosa di più che rispettare la legge”. (intervista a La Stampa, 16 febbraio 2009).
Salve professore, seguo con piacere le sue lezioni ed il suo blog da circa 3 mesi e devo ammettere che si scoprono e si imparano cose davvero interessanti, seppur molte volte spiacevoli, riguardanti la nostra povera Italia.
RispondiEliminaScusi la mia gran...de ignoranza, ma volevo chiederle se in Italia queste poche, ma fondamentali norme anti-corruzione esistano e naturalmente non vengano applicate, oppure se non ve ne sia proprio la minima traccia da qualche parte.
Lei non nutre un po' di speranza per il futuro? Non spera che un giorno, anche qui nel nostro paese, possa arrivare qualcuno da poter stravolgere radicalmente il nostro declino?
Massimo
Ci vorrà un'era geologica per far rinsavire un popolo affetto da servilismo cronico. Consiglio la lettura di Ermanno Rea, La fabbrica dell'obbedienza( 2011), che spiega il rapporto tra Inquisizione e sudditanza antropologica.
RispondiEliminaSalve professore,
RispondiEliminaanche io sono un suo studente che segue con entusisamo lezioni e blog!...
Sfrutto questo spazio per chiederLe un parere.
Mi riferisco all'articolo del sole24ore di oggi; è una soluzione plausibile quella proposta dal Ministro Tremonti?
La mia interpretazione è positiva: lo stato si concentra sul problema "finanza pubblica" e l'unione europea sostiene la crescita tanto invocata dal nuovo patto, finanziandosi con eurobond.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-19/tremonti-crisi-occasione-nuovo-135130.shtml?uuid=Aa6v0HQD
Colgo anche l'occasione per ringraziarla delle parole finali del post su F.Caffè, sono state una grande iniezione di fiducia per gli studi!
per quanto riguarda l'India..che dire..loro crescono dell'8%, ci sarà pure un motivo!
Grazie mille per l'attenzione prestatami
matteo
Non mi trovo d'accordo con il Ministro Tremonti (ricordo che NON è laureato in economia ma in Giurisprudenza). I debiti non fanno crescere. Si veda solo l'esempio italiano. Noi con il debito spendiamo in modo inefficiente, facciamo solo regalie ai soliti noti. E spiazziamo la spesa rpivata (crowding out). L'Europa dimostra che una volta firmati i Trattati, sta ai singoli Paesi creare le condizioni per la crescita interna. C'è chi lo sa fare (Germania) e chi non lo sa fare (Grecia, Irlanda). Noi siamo nel mezzo, ma più spesa pubblica non ha mai funzionato nel ns Paese.
RispondiEliminaPerò se la spesa pubblica è gestita dall'Europa, c'è una buona probabilità che sia più efficiente. Questo vorrebbe dire, però, lasciare libero intervento agli organismo europei sul territorio italiano (visto che abbiamo visto l'inutilità dei fondi europei destinati in Italia, che sono stati spesi male, se non addirittura rimasti inutilizzati, da pazzi!!).
RispondiEliminaMa visto che in Italia comandare è meglio che fottere, passeranno gli anni prima che ci decidiamo a rinunciare ad un po' di autonomia politica per ottenere maggiore efficienza e meno sprechi.. Fino a quel momento di certo aumentare il debito pubblico non può essere una soluzione sostenibile per uscire dalla crisi..
Isabella
Il 7 giugno 2011 Federico Rampini su Repubblica scrive - La ricetta indiana per Mani Pulite: "Gli scioperi della fame di Anna Hazare hanno costretto il Congresso di New Dehli a discutere un audace disegno di legge anti-corruzione. Le nuove tecnologie lo aiutano: un sito intitolato "che tangente hai pagato". Raccoglie da tutti i cittadini le notizie sui compensi illeciti estorti da funzionari pubblici per concedere ogni sorta di adempimento: dalla patente ai contratti di forniture pubbliche. La "trasparenza delle tangenti" si sta rivelando un'arma formidabile. bp
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