lunedì 18 aprile 2011

Federica Pellegrini, gli attacchi d'ansia e il nemico degli investitori: se stessi

Federica Pellegrini, la nostra più grande nuotatrice, con il sorriso da Hello Kitty, tempo fa ha avuto l’ennesimo attacco di ansia prima della partenza della staffetta dei 400 agli Europei in vasca corta. Ce ne dispiace. Ma poi è tornata all’attacco – è così che la vogliamo – e alla domanda “E’ così importante lo psicologo?”, ha risposto: “Almeno per me sì. L’importante è averlo a bordo vasca, non nelle vicinanze, tipo in albergo”.

Se il nemico della Pellegrini è dentro di sé, per gli investitori vale la stessa cosa. Come dice il grandissimo Benjamin Graham – autore dell’imprescindibile “The Intelligent Investorvedi post ad hoc - “The investor’s chief problem – and even his worst enemy – is likely to be himself”.

Allora andiamo a vedere cosa frulla dentro la testa dell’investitore retail.

Spesso e volentieri l’investitore è affetto da overconfidence, cioè da eccesso di fiducia, è sicuro di essere più bravo degli altri e soprattutto in grado di fare meglio degli altri.

L’eccesso di fiducia lo porta a compiere un numero elevato di operazioni. La movimentazione - turnover - del portafoglio è elevata, così diventano rilevanti e crescenti le commissioni di negoziazione. La performance netta finale è quindi fortemente impattata dai costi sostenuti nel trading, il più delle volte senza costrutto.

Dalle ricerche di due studiosi statunitensi, Barber e Odean, sono soprattutto gli uomini a essere affetti da overconfidence, le donne molto meno.

Un altro fattore da prendere in considerazione è la disponibilità dell’online. Il Prof. Enrico Cervellati dell’Università di Bologna, in un paper presentato a Palazzo Mezzanotte, ha messo in luce come DOPO il passaggio all’online, le performance nette dell’investitore-trader peggiorino. Nel senso che senza la disponibilità del web è più complesso fare trading e quindi si fanno meno danni al nostro portafoglio.

Barber e Odean (2002) hanno dimostrato che gli investitori che passano dal trading tradizionale a quello online:

1. performano bene prima di passare al trading online
2. accelerano il trading dopo essere passati online
3. diventano più speculativi dopo essere passati online
4. performano male dopo essere passati online

Ma perchè gli investitori online sono overconfident?

1. Errore di selezione (selection bias)
2. Errore di auto-attribuzione (self-attribution bias)
3. Illusioni della conoscenza (illusion of knowledge)
4. Illusione del controllo (illusion of control)

Guiso e Jappelli (2006) hanno studiato gli effetti dell’informazione e dell’overconfidence basandosi sui dati di un gruppo bancario italiano. I risultati sono i seguenti: gli investitori meglio informati registrano performance inferiori e possiedono portafogli meno diversificati.

Concludo con una citazione del mitico Nassim Nicholas Taleb in The Black Swan. The impact of highly improbable (Random House, 2007, p. 14, all'interno della prefazione titolata Umberto Eco's Antilibrary, da leggere assolutamente!): "I noticed that the very intelligent and informed persons were at no advantage over cabdrivers in their predictions, but there was a crucial dfference. Cabdrivers did not believe that they have understood as much as learned people - really, they were not the experts and they knew it. Nobody knew anything, but elite thinkers thought that they knew more than the rest because they were elite thinkers, and if you're a member of the elite, you automatically know more than the nonelite".

4 commenti:

  1. Molto interessante! L'overconfidence è una brutta bestia; la crescita dei servizi del web, nei confronti di soggetti sempre meno informati ("a proposito di hedge funds, mi passi il pamigiano?") non farà altro che confermare a più riprese il trend già analizzato.
    Del resto, a prescindere dall'ambito di applicazione, nel web è più facile cadere in inganno, lasciandosi trasportare da ambizioni personali e visioni sciamaniche di qualunque tipo, ed è quindi singolare che, laddove sarebbe richiesta più conoscenza ed informazione, sia invece l'eccesso di fiducia a dominare le scelte personali.

    Luca A.

    RispondiElimina
  2. E' molto importante distinguere tra INFORMAZIONE E CONOSCENZA. Lo chiamerei "effetto Corriere Salute". C'è gente - disperata - che dopo aver letto un articolo sulle nuove scoperte sugli stent per il cuore, si improvvisa cardiologo. Così alcuni si improvvisano finanzieri dopo aver letto oggi Corriere Economia o Affari e Finanza. Rob de matt. La finanza è una cosa seria, lasciamola ai professionisti (come me per esempio!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ottimo esempio .... un po' di parte ...

      Elimina
  3. Ricevo da una sales molto smart:
    "Si puo’ dimostrare in teoria dei giochi, con un giochino semplice semplice che se il fund manager ha uno schema di pay-off con il quale si vuole far emergere chi e’ un piu’ smart rispetto a chi “non ci prende mai”, il risultato e’ che entrambi prendono troppo rischio

    Quindi l’overconfidence e’ anche un risultato di uno schema di remunerazione per cui per dimostrare la tua qualita’ al mercato (ed essere pagato di piu’) prendi dei rischi non necessari

    Quindi mai investire nei fund manager fenomeni al culmine del loro successo".

    Francesca C.

    RispondiElimina