lunedì 7 febbraio 2011

India, Davos, choc planetari (Egitto) e cigni neri

In un’interessante corrispondenza dall’India, Lionel Barber del Financial Times (20.11.2010 Seven days in South Asia) – autore del meraviglioso ritratto di Carlo Azeglio Ciampi il 26 novembre 1996, clicca qui per vedere il post Il Capolavoro di Carlo Azeglio Ciampi - informa i suoi lettori che:

- entro il 2020 l’età media in India sarà di 28 anni, compared with 37 in China e 38 in US;
- entro il 2025, i bambini sotto i 15 anni rappresenteranno in India il 24% (rispetto al 31% di oggi);
- la percentuale di persone sopra i 65 anni rimarrà invariata, sotto il 10%.

I numeri demografici indiani sono più rosei di quelli cinesi, dove il limite alla crescita demografica – la politica del figlio unico – porterà gli over 60 a essere oltre il 60% della popolazione entro il 2040.

Barber conclude: “But India must educate all these young people entering the workforce – or else miss the historic opening. And that, coupled with the enormous challenge of modernising food production and distribution in the countryside and raising overall living standards, is the next big hurdle to India’s rise to great power status”.

Nel corso degli incontri al World Economic Forum di Davos in Svizzera, il dibattito si è incentrato sul prossimo Cigno nero – definizione tratta dal libro Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita di Nassim N. Taleb (Il Saggiatore, 2008, una lettura interessante) – un evento ad alto impatto, bassa probabilità, bassissima prevedibilità.

Larry Summers, ex segretario al Tesoro di Bill Clinton e consigliere economico di Obama fino al mese scorso, indica la demografia come possibile cigno nero: “Metà della popolazione del pianeta oggi ha meno di 25 anni. E sono i più interconnessi attraverso le tecnologie digitali, i siti sociali, Face-book e Twitter. Sono anche la fascia della popolazione che, dalla Spagna al Medio Oriente, soffre tassi di disoccupazione fino al 40%, il doppio degli adulti. Quante altre Tunisie vedremo esplodere?” (singolare il fatto che questa dichiarazione è stata resa poco prima che in Egitto scoppiasse la rivolta contro Hosni Mubarak, al potere da oltre 30 anni).

Non bisogna sempre pensare in negativo, ci sono anche i cigni neri positivi. Il capo di McKinsey Dominic Barton ha detto a Davos: “Dell’invecchiamento si parla quasi sempre come un disastro per i conti della previdenza. Invece sarà uno choc positivo. Il progressivo pensionamento delle generazioni del baby-boom (nate fra il 1945 e il 1965) sta per creare un’enorme domanda aggiuntiva di nuovi servizi, servizi alla persona, per il benessere fisico e psichico, per il tempo libero, la cultura. Ne deriveranno miriadi di nuove opportunità di lavoro”.


Be positive - come la bellissima Natalie Portman. Basta piangere! Sta in noi cogliere le opportunità.

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