I mercati svolgono con decisione la funzione informativa. Attraverso il meccanismo dei prezzi ci danno numerose informazioni. I mercati sono come delle sentinelle, giocano un ruolo positivo.
Rappresentano il Capitano Drogo del Deserto dei Tartari (Dino Buzzati, 1940). Sempre all'erta.
Ci ricordiamo benissimo come il Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi (anni Novanta) andasse sempre in giro con in tasca il grafico dello spread BTP-Bund, dimostrando come il focus del Governo Prodi fosse concentrato sulla riduzione dello stesso e quindi la diminuzione degli oneri sul debito pubblico. Ogni volta che veniva intervistato, Ciampi tirava fuori il dato aggiornato e spiegava. Che tempi!
Ci fa quindi sorridere il Sole 24 Ore del 12 novembre, “Stabilità? Sì. Paralisi? No, grazie”. In prima pagina Forquet scrive: “...E nella fast economy globale gli avversari spuntano da ogni parte, senza sosta, ad altissima velocità. Hanno il volto degli speculatori sui mercati finanziari, come testimoniano la Grecia e quegli spread che hanno ricominciato ad allargarsi”. Ma quali avversari! I mercati finanziari sono amici dei paesi coinvolti, soprattutto dei loro contribuenti. Esercitano in modo drastico la disciplina che i politici dei singoli paesi non sono capaci di adottare. Meno male che ci sono i mercati! Altrimenti la spesa pubblica volerebbe alle stelle. Se i mercati non avessero messo un fermaglio, avvertito - tramite lo spread in continua espansione – che le cose stavano volgendo al peggio, l’Italia non avrebbe mai intrapreso il percorso di risanamento che ci ha consentito di entrare nell’Euro.
Il Partenone ad Atene |
Siamo sempre a vedere avversari, anche quando non ci sono, o addirittura quando sono amici.
Guido Carli |
Secondo me, a livello di tassi a lungo termine e relativi prezzi dei titoli di Stato, è molto utile rifarsi alla teoria della riflessività elaborata da George Soros, gestore di hedge fund, finanziere e filantropo.
George Soros |
Anche Mario Draghi - Gli economisti e la crisi, 22 ottobre 2009 – a suffragio delle teorie di Soros – si esprime così: “Non è dubbio che la fiducia nella capacità del mercato di auto-regolarsi e generare in ogni circostanza allocazioni efficienti delle risorse si sia rivelata mal riposta....Il mercato...acceccato, perdeva la sua capacità diagnostica; i suoi meccanismi autocorrettivi erano paralizzati”.
Verifichiamo insieme la teoria di Soros prendendo in considerazione la situazione italiana nel 1995-6, pre-ingresso dell’Italia nell’Unione Economica e Monetaria.
Come parametro prezzo prendiamo come riferimento lo spread BTP-BUND a 10 anni (10y), come parametro fondamentale prendiamo 1) il deficit e 2) il debito pubblico.
Come si vede in Figura 9 (copyright dispense Prof. Piccone) la circolarità della relazione prezzo (spread BTP-BUND) e fondamentali (deficit/debito pubblico) è evidente.
Il fatto che si sia passati da uno spread addirittura negativo (dicembre 1998) a 155 basis point (1,55%) di ieri può essere spiegato non solo dall’aumento del “rischio paese”, ma anche dall’appetito per il rischio.
L’economista Favero in un suo intervento Lo spread BTP-BUND, in tempo di crisi, il 9 giugno 2005, http://www.lavoce.info/articoli/pagina1580-351.html
scrive: ”La relazione tra fondamentali fiscali e differenziali di interesse non è lineare: la propensione al rischio dei partecipanti ai mercati finanziari non è costante nel tempo e l’effetto dei fondamentali sul differenziale di interesse può essere molto diverso in tempi di alta e bassa propensione al rischio”.
Noi siamo d’accordo con Soros: “I mercati non possono scontare correttamente il futuro perchè non si limitano ad anticiparlo, a contribuiscono a crearlo". Che fare? Seguire la strategia di Ciampi. Ridurre la spesa primaria - e vediamo come sia difficile - porsi come obbiettivo un forte avanzo primario.
"Affamare la bestia", direbbe Ronald Reagan, e la bestia è l’Amministrazione Pubblica, pachidermica, inefficiente, irriformabile.
P.S.: per leggere la terza parte cliccare qui.
Per leggere la quarta parte cliccare qui.
Sempre attuale! I mercati rispecchiano i nostri comportamenti. Tentenniamo a ridurre privilegi e indennita' scandalose? Auto blu per tutti? Scortare le racket dei politici? Non lamentiamoci se lo spread si allarga. Guardiamo dentro di noi. Sta in noi, diceva sempre CA Ciampi. Se non ora, quando?Bp
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