giovedì 6 dicembre 2012

Sant'Ambrogio e l'avidità. Non aveva ragione Gordon Gekko: greed is not good

Domani a Milano si festeggia Sant'Ambrogio, vescovo di Milano.

Io voglio rendere omaggio a sant'Ambrogio.

Aurelio Ambrogio, meglio conosciuto come sant'Ambrogio (Treviri, 339 – Milano, 397), vescovo, scrittore e uomo politico, fu una delle personalità più importanti nella Chiesa del IV secolo d.C.

Conosciuto anche come Ambrogio di Milano, assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino è patrono della città, della quale fu vescovo dal 374 d. C. fino alla sua morte e nella quale è presente la basilica a lui dedicata che ne conserva le spoglie.

Ambrogio fu anche Maestro di Sant'Agostino. Chissà che belle discussioni tra Maestro e discepolo!

Così si espresse Ambrogio, vescovo di Milano: "La terra è stata creata come un bene comune per tutti, per i ricchi e i poveri. Perché voi ricchi vi arrogate un diritto esclusivo sul suolo?..."Il Signore Dio nostro ha voluto che questa terra fosse proprietà comune di tutti gli uomini e che fornisse frutti che fossero di tutti. È stata l’avidità a ripartire i diritti di proprietà".

Ambrogio richiama con forza il senso autentico della proprietà privata: i beni ci sono dati in uso e in primis in funzione del bene comune. Fa sentire alto il suo monito contro la cupidigia e l’avidità, in particolare presso coloro che ricoprono cariche pubbliche. Da qui consegue l’attenzione ai poveri, ai malati, ai condannati a morte, ai prigionieri, ai forestieri, agli affamati, alle vedove e agli orfani.

Io mi ricordo con chiarezza quando in Wall Street Gordon Gekko, interpretato da un fantastico Michael Douglas, dice: "Greed is good", l'avidità è buona.

No, non è così. Abbiamo visto le conseguenze dell'avidità. Non solo dei banchieri, ma anche della gente comune. Sant'Ambrogio direbbe: "Greed is not good".

Viviamo tempi difficili.

Ma Ambrogio ci invita a non mollare. Così usava affermare: "Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi".

Sta in noi.

3 commenti:

  1. grazie Beniamino che mi hai ricordato queste verità. é importante che a S.Ambrogio non ci ricordiamo soltanto che i negozi sono aperti e la maggior parte di noi non deve andare al lavoro... io lavoro oggi, con piu piacere ancora che in altri giorni perchè sarò da sola in studio, almeno spero!
    (ps. se conosci qc che vuole condividere uno studio in Brera con me.... fammi sapere. Grazie)
    Ju

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  2. Sant'Ambrogio conosceva molto bene i soprusi dei potenti, in quanto prima di essere battezzato e consacrato vescovo era un brillante avvocato. L'avidità non è solo appannaggio dei potenti è presente nel cuore dell'uomo.Sta quindi al singolo combatterla e cercare di sradicarla dall'anima facendo la scelta giusta quando si presenta l'occasione,superare l'impulso egoistico che ci indurrebbe ad assecondare la nostra cupidigia. L'esempio fornito dai Santi nell'esercizio delle Virtù,ci sia di aiuto e sprone nel perseguimento del Bene.
    Lucia

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  3. sono passati 1700 anni da quelle parole e la situazione non è cambiata per niente, è scoraggiante a pensarci bene.
    "Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi".
    come si dice: la speranza è l'ultima a morire!!!
    Luca

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