venerdì 24 dicembre 2010

Gesù e la Banca d'Italia (e la distribuzione della ricchezza)

Da una recente indagine di GFK Eurisko, su un campione di 13mila interviste in alcuni paesi, solamente 30 cattolici ogni 100 nel mondo leggono la Bibbia, contro oltre 70 protestanti su 100. Risulta che 86 italiani su 100 ignorano le Sacre scritture e appena 1 su 4 ha letto una pagina biblica in modo personale, al di fuori delle celebrazioni liturgiche.

Cerchiamo quindi di dare il nostro contributo, il giorno della vigilia di Natale.

Beati i poveri perchè vostro è il regno di Dio” (Vangelo di Tommaso, 54); “Beati voi, poveri, perchè vostro è il regno di Dio" (Lc, 6,20); “Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,3).

Ma di quali poveri sta parlando Gesù? In greco “povero” è penes, mentre la parola usata nei vangeli è ptochòs, che non significa persona di scarsa o umile condizione, bensì “derelitto”, colui che nulla possiede. Il povero di cui si parla è colui che deve impegnarsi allo spasimo per mettere insieme il pranzo con la cena. E’ il mendico, il vagabondo, il miserabile, colui che non ha casa, né cibo” (Corrado Augias-Mauro Pesce, Inchiesta su Gesù, Mondadori, 2006).

Gesù voleva che le famiglie ospitassero i diseredati, quelli che in greco si chiamano ptochòi, e anche i malati gravi. Il suo sogno utopico era una società di eguali, in cui si praticassero la giustizia e l’amore reciproco. Il noto biblista e storico del cristianesimo Mauro Pesce ci racconta: “Quando Gesù invitava i capi famiglia a praticare l’ospitalità verso i poveri, non poneva in discussione il fattto che essi fossero legittimi proprietari, e gli ospiti poveri restassero in posizione subordinata. Gesù non ha mai progettato concretamente un sistema di vita associato. Nulla gli è più estraneo che immaginare una società organizzata in modo uniforme e costrittivo. Egli denuncia l’ingiustizia, non propone l’egualitarismo, ma neppure il suo contrario”.

Nella recentissima ricerca di Banca d’Italia – La Ricchezza degli Italiani 2009, Supplementi al Bollettino Statistico n. 67, 20 dicembre 2010 - si legge: “La distribuzione della ricchezza è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione: molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza; all’opposto, poche famiglie dispongono di una ricchezza elevata. Le informazioni sulla distribuzione della ricchezza indicano che alla fine del 2008 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva il 10 per cento della ricchezza totale, mentre il 10 per cento più ricco deteneva quasi il 45 per cento della ricchezza complessiva. L’indice di Gini, che varia tra 0 (minima concentrazione) e 1 (massima concentrazione), risultava pari a 0,613”. Lo studio fa presente che “Nel confronto internazionale l’Italia registra un livello di disuguaglianza della ricchezza netta tra le famiglie piuttosto contenuto, anche se rispetto ai soli paesi più sviluppati”.

L’economista Raghuram Rajan ci ha illuminato - con il suo Fault lines (Princeton University Press, 2010), vedi post La crisi e le disuguaglianze. La distribuzione del reddito fattore decisivo
– sulle profonde e fatali conseguenze macroeconomiche di un mondo eccessivamente diseguale. Chi non benefica della crescita del reddito reale è costretto a indebitarsi. Se il sistema complessivamente si indebita in modo eccessivo, prima o poi arriva il botto. I dati sulla distribuzione del reddito e della ricchezza negli Stati Uniti fanno impressione. Uno studio condotto da Ariely e Norton di Harvard Business School dice che il 90% degli americani crede di vivere in un paese dove il 20% della popolazione controlla il 59% della ricchezza, quando invece i ricchi si spartiscono l’89%.

I Repubblicani hanno recentemente ottenuto che gli sgravi fiscali per i percettori di reddito sopra i 250mila $ venissero prorogati. Obama ha dovuto acconsentire per ottenere la proroga dei sussidi di disoccupazione. Il partito Repubblicano non ama gli ultimi, ma gli ultimi non lo sanno.

Buon Natale a tutti i miei lettori.

3 commenti:

  1. Buon Natale a te e perdonami un pizzico di polemica....
    "Il partito Repubblicano non ama gli ultimi, ma gli ultimi non lo sanno." Invece regalare sussidi a chi non ha un lavoro ma soprattutto non lo cerca non è peggio?
    Buon Natale!P

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  2. sarebbe interessante avere la circonferenza della pancia dell'anonimo P. Buon Natale a tutti

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  3. Buon Natale buone feste, Ludovico

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