lunedì 6 dicembre 2010

In Italia "solo chiacchiere e distintivo", in Cina "cultura del fare vera"

Mentre in Italia dibattiamo su tutto senza alcun costrutto, in modo prevalentemente ideologico, la Cina avanza beata con una crescita anche quest’anno nell’intorno dell’8% di Pil.

Ma qual è il segreto dietro questa straordinaria capacità di realizzazione cinese che ha stupito il mondo?

Marco Vitale, economista d’impresa, una risposta ce l’ha: “In primo luogo la Cina è un paese governato da una classe dirigente che coltiva una cultura del fare vera e non parolaia, come da noi.

In secondo luogo la peculiare democrazia cinese, così diversa dalla nostra, con il ruolo centrale del partito, facilita il processo decisionale anche se in Cina vi sono talora divergenze forti fra autorità locali e centrali e se la presenza di un’opinione pubblica attenta è in crescita. Immagino che molti si risentano del fatto che ho usato la parola democrazia cinese, ma penso che sia un grande errore continuare a classificare la Cina come un Paese totalitario. Nell’interno del partito esiste una forte dialettica e forme di competizione democratica. L’opinione pubblica incomincia a contare. Gran parte della strada verso un Paese di diritto è stata percorsa. Molti meccanismi di bilanciamento di poteri sono in atto, che rendono possibile parlare di democrazia sia pure controllata e fortemente guidata dalle oligarchie del partito che resta tetragono ad ogni democratizzazione. Forse, provocatoriamente, si potrebbe parlare di autoritarismo democratico.


In terzo luogo la grandissima parte della popolazione non solo è contenta di queste realizzazioni ma ne è orgogliosa e le vive come una straordinaria epopea nazionale. Come spiegare altrimenti gli oltre settemila volontari, per lo più giovani studentesse universitarie, impegnati, gratuitamente, a contribuire al buon funzionamento dell’Expo?

Da non sottovalutare come quarto fattore, l’alta competenza ingegneristica accumulata in certi settori e certi grandi centri universitari. Ad esempio la facoltà di ingegneria di Shanghai è considerata la prima al mondo per la progettazione di grattacieli con basamento in terreni molto umidi.

“Last but not least” metterei il regime dei suoli. Tutti i suoli sono pubblici e chiunque vuole utilizzarli per scopi industriali o produttivi deve ottenerli in concessione a lungo termine, spesso attraverso vere e proprie aste”.

Marco Vitale
Sempre il grande Marco Vitale ci ricorda le parole del primo presidente della repubblica cinese Sun Yat Sen (primi anni del ‘900), che pose fine alla millenaria storia degli imperatori: “Il mondo ha ricevuto grandi benefici dallo sviluppo dell’America. Allo stesso modo una Cina sviluppata sarà un altro Nuovo Mondo. Le nazioni che sapranno prendere parte a questo sviluppo ne trarranno immensi benefici. E una collaborazione internazionale di questo tipo non potrà non contribuire a rafforzare la fratellanza tra i popoli”. La profezia di Sun Yat Sen si sta realizzando.

Robert De Niro ne "The Untouchables"


E noi italiani sempre chiacchiere e distintivo.

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