martedì 5 febbraio 2013

Galli Della Loggia, la società civile e i rimborsi elettorali

Stamattina Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere spara a zero contro la società civile. Nel suo pezzo Le relazioni miracolose lo storico torinese, che in passato ha cercato di fare a pezzi il Partito d'Azione - partito costituito da persone di indubbio valore - ha deciso di attaccare le candidature della società civile.

Ecco il passaggio che conta: "Viceversa l'evocazione rituale della «società civile» serve piuttosto per fingere di rinnovarsi, di «andare verso il popolo», approvvigionandosi (tuttavia solo in occasione delle elezioni) di persone, perlopiù sconosciute o di secondo rango, e però pomposamente esibite come provenienti per l'appunto dalla «società civile». Destinate regolarmente, come è ovvio, a non contare niente e a poter fare ancor meno".

Mi sono sentito parte in causa visto che ho accettato l'offerta di Umberto Ambrosoli di candidarmi come consigliere regionale nella Lista civica LOMBARDIA CON AMBROSOLI PRESIDENTE.

Io non ho mai fatto politica, nel senso di avere partecipato alle elezioni o essere iscritto a un partito. Sono stato sempre consapevole, però, che ogni giorno ognuno fa politica con i propri comportamenti ed azioni.

Il Trota Bossi
Io vorrei chiedere a Galli Della Loggia, dall'alto del suo scranno: E' meglio lasciare la politica a personaggi come il Trota e Minetti?
O a Belsito che con in mano il diploma di licenza media è stato nominato dalla Lega vicepresidente di una delle maggiori società cantieristiche del mondo, Fincantieri?

Dobbiamo stare con le mani in mano mentra la politica fatta da Scilipoti governi per noi? Dobbiamo ascoltare Denis Verdini disquisire sulle malefatte del Monte dei Paschi, quando lo stesso politico del Pdl è riuscito a portare la banca che dirigeva  - Credito Cooperativo Fiorentino - verso il commissariamento?

Colgo l'occasione per ricordare agli elettori che la politica costa. Mentre i partiti hanno i rimborsi elettorali, 5 euro all'anno per elettore – e sulla cui rendicontazione stendiamo un velo pietoso – le liste civiche devono basarsi sulle disponibilità finanziarie dei singoli candidati. Quindi la mia campagna elettorale la sto pagando io.

Come si può vedere nell’area del mio blog SPESE ELETTORALI , io candidato nella lista civica dò il mio esempio nel rendicontare in modo preciso e trasparente le spese elettorali della campagna elettorale, contraddistinta dalla massima SOBRIETA’.

E' singolare che le persone si lamentino dei costi della politica ma sono renitenti a farsi carico dei costi necessari per poter competere con i big, i partiti tanto deprecati.

In Lombardia ci troviamo di fronte ad una competizione unfair, sleale, dove Lega e Pdl hanno dalla loro i rimborsi elettorali che vengono utilizzati per tappezzare la Lombardia di cartelloni di Maroni, mentre la lista civica guidata da Ambrosoli deve fare i salti mortali per raccogliere i contributi volontari tenacemente conquistati da Annalori Ambrosoli e il suo team di fund raising.

La buona politica costa.

4 commenti:

  1. Sei stato molto chiaro. Peccato che tra gli esempi della cattiva politica non citi Lusi (Margherita) e l'enorme scandalo MPS...

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  2. Buongiorno, nell'apprezzare il suo blog con il quale sostanzialmente concordo molto, mi permetto di dare un contributo per suggerire un maggior "equilibrio di metodo" nel citare anomalie (quali quelle che Lei cita) in tutto lo schieramento elettorale.

    Premetto:
    - che non sono un elettore di centrodestra bensì un cittadino alla ricerca di idee e azioni da parte di persone affidabili che sappiano cogliere il principio che la soluzione migliore possa venire solo dalla composizione delle prospettive di tutte le direzioni dello schieramento politico, specchio di diverse realtà sociali ed esperienze individuali (tutte degne di considerazione fino a prova contraria di malefatta comprovata);
    - che apprezzo i suoi blog

    Tuttavia constato che anche in questo caso, manca quell'approccio sistemico che, nel condannare, ripeto giustamente, certe malefatte che da una parte provengono, non cita altresì altre malefatte che:
    - o conclamatamente provengono dalla parte opposta (es. io non capisco come faccia a circolare ancora un Rutelli che siè fatto sfilare da un proprio diretto collaboratore decine di milioni di €; se non è direttamente responsabile, come minimo andrebbe rimosso per "incapacità di controlo", ma per fortuna lo rimuoverà la storia, solo che io la accelererei)
    - o, con la dovuta prudenza prima di concludere, parrebbero fare capo (caso MPS) più a una sponda di centrosinistra che di centrodestra; lasciando fare alla magistratura il suo corso (e confidando che lo faccia bene perchè di infallibile non ho a 49 anni mai incontrato nessuno), direi che quantomeno è prematuro, (poco prudente? come metodo si intende) citare il caso MPS come motivo per far presente il caso del Credito Cooperativo Fiorentino; è giusto il concetto, ma lo stile e la prudenza vorrebbe che si attendesse prima di "citare quel caso", perchè la dimensione del caso MPS e la storica sfera di quanto meno influenza del centro sinistra nel mondo MPS suggerirebbe a mio parere l'astensione da tal menzione, e attendere con prudenza.

    Continuerò, speranzoso, la mia ricerca di un candidato che innovi davvero, capace cioè di considerare con un solido metodo "imparziale" sempre tutte le prospettive, analizzando in modo sistemico e scevro da osservazioni parziali (questa è la vera debolezza, tra tante altre genialità, di noi popolo italiano) le oggettive situazioni, citarle tutte, pesarle, e a quel punto dare un vero contributo "sistemico" di guida a lettori e cittadini.

    Nel candidato Ambrosoli devo dire che scorgo segnali di un approccio più sistemico, ma, dal mio umile punto di vista, sul metodo ancora non percepisco tutte le garanzie di osservazione imparziale che cerco. Penso sia parte di un cammino di crescita, nel quale per primo mi sto impegnando.

    Cordiali saluti e buona esperienza politica.

    Paolo Pozzi

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  3. Guardi,

    su Lusi, ho portato lo scontrino scannerizzato a lezione in Università parlando della Corte di Strasburgo che ci ha mazzulato. Il MPS è come i cavoli a merenda. Ne ho parlato a lungo citando Sapelli. Ma in questo caso, che attinenza ha con i rimborsi elettorali?

    Si firmi, nome e cognome, grazie

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  4. non credo sia meritata la critica di non essere sufficientemente bipartisan su MPS perchè lo sfruttamento a fini politico-elettorali di questa vicenda, ennesimo caso di vergognoso latrocinio, è semplicemente indegna. Tutti i maggiori partiti politici, nessuno escluso, sono ampiamente responsabili di avere utilizzato, fin dai tempi lontani della cosiddetta prima repubblica, gli istituti finanziari come fonte per pratiche di corruttela e per finanziamenti e arricchimenti truffaldini.

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