mercoledì 25 luglio 2012

I mercati sono efficienti? Si sbagliano o hanno ragione?

Qualche tempo fa, il professor Masciandaro – direttore del Centro Paolo Baffi sulle banche centrali e la regolamentazione finanziaria - ha scritto sul Sole 24 Ore: Una spirale da fermare

In particolare dissento su un punto: “Ed allora continuiamo a tenerci un eccesso di volatilità che nulla ha a che vedere con i fondamentali reali del sistema economico, ma riflette ed amplifica uno stato di diffusa incertezza, che crea profitti privati e danni pubblici. Emblematico il caso degli spread sui titoli pubblici: quando del loro erratico procedere è spinto ed esasperato da derivati meramente speculativi?“

La speculazione è positiva, dà disciplina, è il nostro vincolo esterno (Guido Carli, cit.). Ne abbiamo parlato diffusamente nel post “Leopardi, l'infinito e la speculazione “brutta e cattiva”

Nei giorni successivi ho discusso su questi temi con un mio amico professore, il quale mi dice: “Sforzandomi a fare il ricercatore con scienza e coscienza, il postulato che "i mercati funzionano bene e sempre" purtroppo non me lo posso permettere. Ma lo lascio volentieri disponibile a chiunque cerchi una comoda e semplice coperta di Linus (purchè non voglia fare l'economista)”.

Che i mercati non siano sempre efficienti è evidente. Hanno scommesso sui cdo (collateral debt obbligation) americani di pessima qualità - con mutuatari ninja (no job no income no asset).
Hanno pagato spread risibili negli anni scorsi sull’Italia, la Spagna e la Grecia, sottovalutando pesantemente il rischio di credito.

Monti su questi punti – intervistato dalla Stampa  è illuminante: “L’altra cosa necessaria è un insieme di misure realizzabili, nell’assetto attuale sia dei Trattati che delle istituzioni, misure più efficaci per dare stabilità finanziaria all’eurozona. E questo passa attraverso una più piena unione bancaria, con avanzamenti per quanto riguarda la vigilanza, la supervisione integrata, se possibile unitaria. Passa attraverso la garanzia sui depositi. Passa per nuovi meccanismi che siano in grado di fare ponte con i paesi che hanno adottato seriamente gli impegni delle regole comunitarie, li hanno realizzati e che tuttavia scontano una certa inerzia e diffidenza. A volte impiegando molto tempo per ottenere nei mercati un riconoscimento adeguato. E naturalmente i mercati vanno tenuti ben presenti, anche se non sono il benchmark della perfezione: abbiamo visto che hanno dormito per 8-9 anni dopo l’ingresso nell’euro e i tassi di interesse hanno spesso consentito ai governanti di dormire. Oggi siamo in una situazione di sveglia acuta, di insonnia, di convulsioni e, così come allora ostacolava l’adozione di misure buone perché dava l’impressione che non fossero necessarie, oggi di nuovo il mercato finisce per scoraggiare le scelte buone, perché diversi Paesi si trovano a far sempre più fatica a far comprendere alle opinioni pubbliche che politiche giuste vanno continuate.

In Italia siamo particolari. Parliamo di mercati inefficienti quando scendono. Quando salgono e gli investitori comprano BTP a piene mani (il 3 dicembre 1998, spread negativo sul Bund, thank you Carlo Azeglio Ciampi), sono considerati efficienti.

In relazione alle materie prime, assistiamo alle stesse valutazioni. Quando il prezzo del petrolio sale, è colpa della speculazione - vedasi post Leopardi, l'Infinito e la speculazione brutta e cattiva, quando scende sono i fondamentali.

Corrado Guzzanti, alias lo studente Lorenzo, principe dell'incoerenza, direbbe: #madechetestainventà

4 commenti:

  1. Benia,
    non sono d'accordo. Che oggi i mercati facciano emergere maggiormente che in passato inefficienze, sprechi e ruberie è un dato di fatto. Ma Monti non è illuminante quando sostiene" E' questo passa attraverso una più piena unione bancaria, con avanzamenti per quanto riguarda la vigilanza, la supervisione integrata, se possibile unitaria...." è solo utopistico, così come è pura utopia mandare avanti un'Europa a due se non tre velocità, un'Europa che ha vissuto perfettamente fino a quando non c'era una moneta unica. I fondamentali dell'Europa erano la CECA che non era altro che una maxi centrale d'acquisto comune, ma fare politica monetaria con al tavolo soggetti profondamenti diversi è utopia che sconfina nella follia....!

    RispondiElimina
  2. Il paese (rinunciando largamente alla propria potestà decisionale) sta diligentemente ingerendo una copiosa quantità di medicine non prive di contro-indicazioni, la "preghiera ortodossa" vige sovrana e di quantative easing neanche a parlarne, il sole di questa mattina chiama addirittura deflazione...
    Non riesco a capire dove sbagli Baffi, i compiti sono stati fatti, l'avanzo primario è da record. perchè lasciare che questa "spirale" (se davvero vogliamo disfarci della coperta di Linus) peggiori una posizione già largamente compromessa? Più che lontano, a me sembra che questo speculare guardi tanto vicino quanto gli conviene.. in ogni caso non potrà tirare la corda in eterno.
    Daniele

    RispondiElimina
  3. GLI ISLANDESI HANNO SMASCHERATO, DENUNCIATO E FATTO ARRESTARE I PROPRI TRADITORI CHE TENTAVANO DI FAR PAGARE LORO UN DEBITO CONTRATTO DALLE BANCHE. E NOI ITALIANI DA DECENNI INDEBITATI E DEPREDATI DAI CORROTTI PER 60 MILIARDI ALL’ ANNO ?
    23 luglio 2012

    GLI ISLANDESI HANNO FATTO INCARCERARE I LORO TRADITORI DOPO AVERLI SMASCHERATI E DENUNCIATI EVITANDO DI VERSARE PER VENT’ANNI LACRIME E SANGUE PER PAGARE UN DEBITO CONTRATTO DALLE BANCHE PRIVATE.

    IN GERMANIA PRIMA DI APPROVARE IL FISCAL COMPACT , SI ATTENDE IL PARERE DELLA CORTE COSTITUZIONALE.

    IN ITALIA, SENZA CONSULTARE ED INFORMARE ALCUNO, BEN 368 DEPUTATI, PAGATI PER DIFENDERE GLI INTERESSI DEI LORO ELETTORI ITALIANI, HANNO VOTATO IL FISCAL COMPACT CHE CI OBBLIGA A VERSARE 50 MILIARDI ALL’ ANNO PER 20 ANNI PER UN DEBITO CHE NON ABBIAMO FATTO NOI CITTADINI.

    E COME SE NON BASTASSE, E’ STATA DATA L’ ADESIONE AL CONTRATTO MES CHE CI OBBLIGA AD AFFIDARE 125 MILIARDI A SCONOSCIUTI CHE:

    -NON RISPONDONO DI FRONTE A NESSUN GIUDICE DELLE LORO AZIONI;

    -CHE POSSONO CHIEDERE QUALSIASI SOMMA AGLI STATI ADERENTI SENZA CHE ALCUNO POSSA OPPORSI.

    IN POCHE PAROLE, SENZA CONSULTARCI, CONSIDERANDOCI POVERI SUDDITI, 368 DEPUTATI SI SONO PERMESSI DI CONCEDERE A SCONOSCIUTI POTERI DI VITA O DI MORTE CIVILE SULLE NOSTRE ESISTENZE.

    E TUTTO CIO’ MENTRE GLI IMBESUITORI DEI MEDIA ASSERVITI ALL’ ABIEZIONE DELL’ INDUSTRA DISTRATTORIA, INVECE DI ALLERTARE GLI ITALIANI, INFIERIVANO ED INFIERISCONO SUI CULTURALMENTE INDIFESI INONDANDO LA LORO TESTA DI ANIMATE DISSERTAZIONI SUI GOL SEGNATI, SULLE SQUADRE PROMOSSE , SUI TIFOSI PROTAGONISTI PER POI PASSARE AI FRIZZI, CANZONETTE, LAZZI E ALLE TRASMISSIONI VISCERALI CHE AIZZANO CONTRO I PROBABILI NEMICI.

    A QUESTO DEGRADO DOBBIAMO REAGIRE INFORMANDO SERIAMENTE GLI ITALIANI SULLE VERE RAGIONI DELLE NOSTRE DISGRAZIE, DANDO I NOMI DEI NOSTRI VERI NEMICI, AUTENTICI TRADITORI DEL NOSTRO PAESE, AL SERVIZIO DI POTERI ANTIDEMOCRATICI CHE HANNO PROGETTATO DI DISTRUGGERE L’ITALIA DOPO LA GRECIA E LA SPAGNA.

    I PARTITI ITALIANI POSTICCI DALLE FINTE OPPOSIZIONI IRRIDONO DA DECENNI I LORO SEGUACI ISTIGANDOLI CONTRO FALSI BERSAGLI.

    SOLO UN PARTITO HA IDENTIFICATO CHI AZIONA LE LEVE PER DISTRUGGERE LE NAZIONI PRIMA INDEBITANDOLE PER POI GETTARLE NELLA MISERIA E DEPREDARLE DEI SUOI BENI.

    E’ IL PARTITO SOCIALDEMOCRATICO TEDESCO CHE AFFERMA: “IL NOSTRO NEMICO NON E’ LA CANCELLERIA MA LA GRANDE FINANZA”

    RispondiElimina
  4. Ottimo il pnto sull'asimmetria delle percezioni: la speculazione non è solo al ribasso, ma anche al rialzo.
    E' vero che i mercati non sono sempre efficienti, ma da un punto di vista anche di definizioni l'ipotesi del mercato efficiente non equivale ad un mercato che prezza in modo esatto IN QUALSIASI MOMENTO, ma ad uno in cui i prezzi sono distribuiti in modo normale intorno al prezzo esatto. Questo è a mio avviso uno dei punti meno compresi dell'ipotesi dei emrcati efficienti. Inoltre ci sono studi che provano che alcuni metodi di trading considerati 'diabolici' (high frequency su tutti) rendono il mercato non meno, ma più efficiente diminuendo la volatilità.

    RispondiElimina