martedì 5 novembre 2019

Parole in libertà: da Falcone e Borsellino morti in una disgrazia, a Napolitano "boia", a bambino di 10 anni "negro di merda"

Nel nostro beneamato Paese stiamo assistendo a un degrado linguistico che evoca un odio, un imbruttimento, una rabbia collettiva.
Solo nella giornata di oggi ho letto sui giornali nazionali che:

1. Al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) la figura di riferimento per le 160 crisi industriali è Giorgio Sorial, un ex deputato M5S di 36 anni non rieletto ma noto per aver definite "boia" il presidente Giorgio Napolitano;
2. Antonello Nicosia, portaborse, componente del comitato nazionale dei radicali italiani, mentre in pubblico si batteva contro i mafiosi, di fatto era legato al boss Matteo Messina Denaro. In una intercettazione dice: "Dobbiamo cambiare nome all'aeroporto di Palermo. Perchè deve essere intitolato ai due magistrati (Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ndr). Non è detto siano vittime".
Tale dichiarazione fa pandan con quella della madre del mafioso pentito Giovanni Brusca, che riferendosi alla strage di Capaci, disse: "Si ricorda, quando ci fu la disgrazia..:".
Come sostiene la moglie del caposcorta assassinato con Falcone, Tina Montinaro, "Attenti ai Mafiosi e ai messaggi che mandano dalle celle".
3. Giocano i "pulcini". Una madre grida "Negro di merda"a un bimbo di 10 anni. Dopo gli insulti a Mario Balotelli domenica, il clima è da "liberi tutti". Ha ragione Maurizio Crosetti su Repubblica: "Vogliamo i delinquenti fuori dagli stadi, solo questo. I neonazisti, gli 'ndranghetisti ricattatori, i marci. Succederà". E le mamme (e padri) sceme e ignoranti.

Come abbiamo fatto a finire così male? Occorre reagire, altrimenti la convivenza civile va a farsi benedire.

2 commenti:

  1. davvero una deriva etico morale che non ha spiegazioni !
    o almeno io non riesco a trovarne …..

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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