lunedì 13 ottobre 2014

Chiudiamo al più presto l'Assemblea Regionale Siciliana, epitaffio italiano. Buttanissima Sicilia

Palazzo dei Normanni
Ogni qual volta leggo dei benefici dei deputati dell'Assemblea Generale Siciliana, mi viene il sangue alla testa. L'ultima della serie è la piscina abusiva nella villa al mare costruita dall'assessora Mariarita Sgarlata.

L'Italia non è più in grado di sopportare il malaffare della politica siciliana. Ha ragione da vendere Pietrangelo Buttafuoco che in Buttanissima Sicilia (Bompiani, 2014), scrive: "E' necessario abrogare lo Statuto speciale. Lo Statuto sarà pure nella Costituzione, ma questo privilegio, frutto dell'unica e vera trattativa Stato-mafia, può essere tagliato con un colpo di penna. E un colpo di coraggio. Non si può estirpare dalla vica carne dell'Italia un obbrobrio come l'Autonomia regionale che serve solo ai parassiti che ne beneficiano? Basta".

Già in passato trattammo sul Faust la disastrosa gestione della Regione Sicilia. Ma il sultanato non si è per nulla modificato. Le speranze della gestione Crocetta sono svanite. Rosario Crocetta, eletto presidente della Regione nell'ottobre 2012 aveva dato l'illusione di voler cambiare le cose ma i Gattopardi hanno avuto la meglio.
Nel novembre 2012 dichiarò di voler partire con la spending review e promise una Regione a sette stelle. Invece "Crocetta criminalizza i tanti problemi che non sa risolvere. Invece di governare declama".
Sempre Buttafuoco: "E' la fogna del potere, la Sicilia. In nessun posto come a Palermo il numero dei dipendenti pubblici lievita. A ogni legislature corrisponde un'infornata di clientele. L'autonomia, in Sicilia, a eccezione dell'ufficio del commissario dello Stato, non ha strumenti di controllo. E non c'è quindi notizia che turbi il già disastrato status quo di un mostro burocratico-politico in cui gli enti mangiasoldi, in liquidazione da più di trent'anni, sono la testimonianza di una catastrofe socioeconomica".

La Sicilia si riprenderà quando diremo basta ai contributi a fondo perduto. Come dice Marco Vitale, la fine della cassa è il più grande fattore di mutamento culturale. Invece, tra fondi del FAS (Fondo Europeo per le aree Sottosviluppate) e del Fondo Sociale Europeo (FSE), le truffe e le illusioni proseguono indefesse.
Nel periodo 2007-13 i fondi strutturali hanno finanziato oltre 739mila interventi per un ammontare pari a 51,7 miliardi di euro, di cui oltre il 70 per cento destinato al Mezzogiorno (Nannariello, lavoce.info). Spesso interventi frammentati in modo eccessivo.

Federico II di Svevia
"Ma ancor peggio, e ancora più fruttuosa sul piano clientelare, è la giostra della "formazione": un marchingegno attraverso il quale alcuni disoccupati trasformati in docent "formano professionalmente" altri disoccupati destinati a diventare a propria volta "docenti" di nuovi disoccupati nel frattempo sopraggiunti, tutti foraggiati con I fondi racimolati nel mare delle sovvenzioni. E dei paradossi. E' la prima industria di Sicilia, questa della formazione".

Federico II si rivolta nella tomba. Noi rischiamo di finirci presto.

2 commenti:

  1. Ricevo e pubblico:

    Che tristezza di Paese…
    e si che la Sicilia è stata la culla della cultura
    Saluti
    L

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