mercoledì 6 giugno 2012

Il riscatto italiano: l'esempio del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno
Il 22 maggio scorso il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è stato ospite di Assolombarda. Al piano nobile, in Sala Camerana, il Green Economy Network ha organizzato un incontro che mi ha permesso di conoscere uno degli uomini migliori d’Italia.

E ora ve ne parlo. Con grande orgoglio.

Se si naviga su wikipedia si legge: “Vincenzo De Luca, Sindaco in carica del Comune di Salerno, alle elezioni comunali del 16 maggio 2011 viene rieletto per la quarta volta ottenendo oltre il 74% dei consensi, risultando il sindaco di un comune capoluogo più votato in Italia. Ha ricoperto la carica di sindaco della città campana già da maggio a luglio del 1993, da dicembre 1993 a maggio 2001, e da giugno 2006 a maggio 2011”.

Aggiungo che De Luca ha vinto appoggiato dalle liste di centro-sinistra, ma tutto ciò è irrilevante perchè da come parla e fa ("A causa dei livelli di parassitismo sindacale, non si riesce a licenziare il ladro di turno", De Luca, cit.), potrebbe essere tranquillamente appoggiato dal centro-destra.

Lo storico Presidente della Commissione Europea Jacques Delors ha parlato di De Luca come un simbolo dell’Italia virtuosa.

Laureato in filosofia, De Luca è partito subito dicendo che la cultura è la via maestra per il cambiamento e la crescita economica e civile. Subito mi sono ricordato del Manifesto della Cultura lanciato dal Sole 24 Ore di cui abbiamo parlato del post – Niente cultura. Niente sviluppo De Luca non ama parlare per parlare – talk is cheap, direbbero su a Londra, oppure ricordiamo lo splendido film francese Parole, parole, parole di Resnais – ma parla per i risultati raggiunti – ricordiamolo, in un territorio particolarmente difficile.

Si immagina che la democrazia sia il numero delle parole. Per me democrazia è decidere in condizioni di trasparenza. Le parole ormai non servono più. Ci vogliono i risultati, tangibili. La qualità di una amministrazione si misura sui risultati, sulla concretezza. L’unità di misura è la realtà, i fatti, non c’è altro”.

1,5 miliardi di euro è il valore dei cantieri aperti oggi nel Comune di Salerno: “Nell’immaginario collettivo il Sud è un disastro. E aggiungo giustamente perchè l’80% dei gruppi dirigenti meridionali sono composti da cialtroni e veri e propri delinquenti”.

Cosa regge l’Italia? La sfida; il senso dell’onore; la voglia di combattere in totale solitudine; l’anelito personale; la volontà di non arrendersi

Cosa vogliamo essere noi salernitani?


1. la città dell’accoglienza: siamo capoluogo di un distretto turistico di livello mondiale. Se nomino Amalfi, Ravello, Praiano, Minori, Maiori, Palinuro, Pompei, Paestum uno schianta.


Uno scorcio di Ravello
Siamo un Paese di squinternati, dove si riesce a rovinare anche una delle aree più belle del mondo.


Aggiungo che sono contro la mummificazione del territorio. In Italia siamo malati di conservatorismo. Non possiamo contemplare in eterno. Poi la gente si ammoscia.


I tempi sono determinanti, altrimenti siamo morti”. Proprio settiimana scorsa ho delineato la figura del giudice Mario Barbuto che in un intervento nel gennaio 2010 scrisse: “E’ mai possibile che nel servizio giustizia il “fattore tempo” sia sottovalutato e considerato quasi una variabile indipendente della sentenza?”. Molto bene. Il seme del “valore del tempo” sta facendo proseliti!

2. Abbiamo approvato un Piano Regolatore del Territorio (PGT) con una filosofia completamente diversa (di solito in Italia si studia 13 anni per approvarne uno). Abbiamo utilizzato varianti urbanistiche sulla base delle esigenze imprenditoriali. Procure (nel senso che De Luca è stato oggetto di avvisi di garanzia) o non Procure. Non si ruba e si va avanti, anche se per ogni variante mi sono guadagnato una indagine”.

3. Nella trasformazione urbana abbiamo investito molto attraverso bandi di concorso internazionali. L’obiettivo era ed è una città di assoluta eccellenza. Dipendeva solo da noi (qui De Luca mi ricorda le parole di due eccellenti Governatori di Banca d’Italia, Donato Menichella e Carlo Azeglio Ciampi , il cui motto era ed è “Sta in noi”), dalla nostra capacità organizzativa, amministrativa e gestionale.

Lungomare di Salerno
4. Le principali opere in via di realizzazione sono:

a) La stazione Marittima progettata dall’architetto anglo-iraniana Zaha Hadid
b) La Cittadella giudiziaria progettata dall’architetto inglese David Chipperfield
c) Il Porto turistico, che verrà inaugurato a giorni in giugno col Ministro Barca
d) Un impianto di compostaggio. Mentre i rifiuti di Napoli vanno in Olanda a 160 Euro al quintale, a Salerno la raccolta differenziata è a livelli record intorno al 70%.

In tutta la Regione Campania non esiste un depuratore serio. Una delle coste più belle del mondo non ha un sistema di depuratori. Un delitto.

Miliardi di euro attendono di essere investiti. Ma le amministrazioni non sono in grado di redigere progetti esecutivi. L’Europa ci finanzia e noi non siamo in grado di spenderli”. Pazzesco. “Il passaggio paludoso presso gli uffici della Regione Campania blocca qualsiasi progetto”.

De Luca si agita, si infervora, non lo si contiene. Trasmette una passione pazzesca: “In Italia abbiamo una assoluta mancanza di leadership. Il leader deve possedere capacità organizzativa, di governo; capacità di creare entusiasmo collettivo; prestigio morale. E io chi vedo in Italia nei posti chiave? Narcotizzatori

Roger Abravanel nel suo ultimo libro Italia, cresci o esci! (Garzanti, 2012) - vedi post - ha scritto: “Prima di questa decade perduta, la nostra economia era cresciuta come le altre solo perchè drogata dalla svalutazione della lira e dal deficit pubblico” (pag. 41).

Con le droghe e le illusioni non si va da nessuna parte.

Vincenzo De Luca
De Luca: “Esiste il paradosso dell’efficienza: più sei efficiente, più paghi sulla tua pelle. La vita è gradevolissima se non fai nulla. Se fai, ti fanno il mazzo. Esiste un sistema premiale all’inverso. Più sei imbecille, più vai avanti (capite che la diplomazia non è una mia virtù)”. Applausi.

"Più sei un’anima morta, più hai probabilità di ottenere incarichi a livello nazionale”.

Le condizioni per attrarre investitori esteri sono due:


- sicurezza, bene primario; abbiamo adottato una politica della non tolleranza (tipo Rudy Giuliani, ndr);

- sburocratizzazione. Il Comune di Salerno per realizzare un campo fotovoltaico su un terreno comunale ha dovuto chiedere 62 permessi. Uno anche al Comando Navale di Taranto” (oibò!). Noi abbiamo adottato la soluzione dello Sportello Unico. E’ chiaro che in tutti questi inutili permessi discrezionali è un attimo ricevere richieste di dazioni in denaro”.

Sono emozionato, era da un bel po’ che non sentivo così tanta competenza, passione e risultati concreti realizzati. Una forza della natura. Un esempio tosto di come potremmo realizzare il riscatto italiano. Abbiamo bisogno di tanti Vincenzo de Luca, che chiude il suo intervento dicendo: “Non ci arrendiamo”.

Applausi. Ma veri, non di circostanza.

Ignazio Visco, Governatore di Banca d'Italia
Caro sindaco De Luca, neanche noi ci arrendiamo. E facciamo nostre le parole del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco scritte nelle Considerazioni finali di qualche giorno fa: "Sono giorni in cui ciascuno – Stato, istituzione o individuo – deve applicarsi a svolgere il proprio compito al meglio delle sue possibilità, perché solo dal generale assolvimento dei doveri di tutti può scaturire la soluzione della crisi che viviamo".

P.S.: l'economista Marco Vitale - una volta letto il mio post - mi ha segnalato che "come tutte le persone eccellenti, è stato duramente combattuto dal suo partito e da Bassolino in particolare".


2 commenti:

  1. Complimenti per le tue note su De Luca, con le quali hai reso benissimo il personaggio e la sua passione! Ce ne fosse qualcuna in più di persone così in Italia...

    RispondiElimina
  2. Ricevo e volentieri pubblico:

    "A Salerno lo chiamano ‘o sceriffo, un grande!

    la mia famiglia di mia mamma è di Salerno e siamo molto orgogliosi di chi non si accontenta e si rassegna alla sciatteria

    Passare da Napoli a Salerno è abbastanza impressionante

    Francesca C.

    RispondiElimina