Sebbene il cancro non è più una malattia incurabile grazie agli enormi progressi della medicina, siamo circondati da ciarlatani di ogni risma che illudono le persone e le conducono alla morte.
Umberto Veronesi - scienziato e oncologo di fama mondiale - stamane su Repubblica mette in guardia contro gli illusionisti: "Nel nostro Paese purtroppo la fuga verso le false promesse di chi disconosce la medicina e proclama di aver trovato la vera cura contro il cancro o un'altra malattia grave, non sono una novità. Solo da pochi mesi si è conclusa la vicenda di Stamina, il laboratorio che promettendo cure risolutive per malattie neurologiche gravissime che spesso colpiscono i bambini, aveva spinto madri disperate ad abbandonare per i figli le terapie scientificamente testate e applicate in tutto il mondo. Non solo. Il responsabile del laboratorio è riuscito nell'impresa di creare un gruppo di sostenitori che accusavano medici e istituzioni di boicottare un "santo guaritore" per puro interesse economico, creando smarrimento profondo nelle famiglie che avevano in casa un bambino con la stessa malattia. Quelle di Eleonora, morta pochi giorni fa di leucemia a 18 anni e Alessandra, mancata a 34 anni per tumore del seno, sono storie che seguono la stessa tragica dinamica che induce una persona in un momento di fragilità estrema (Eleonora quando si è ammalata era anche minorenne, e il suo dramma si è automaticamente riversato sui genitori) a seguire qualsiasi imbonitore che sappia dare una speranza in più".
Umberto Veronesi |
Non si può comprendere il parroco che al funerale di Eleonora ha detto che i genitori hanno fatto tutto il possibile. Curando Elonora in Svizzera con vitamina C e cortisone?
Dopo Di Bella, abbiamo visto all'opera Vannoni e Stamina, che hanno potuto sperimentare i loro intrugli all'Ospedale pubblico di Brescia! Solo con la determinazione di alcuni magistrati e con i fermi interventi di scienziati del calibro di Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini, siamo riusciti a metterci una pezza.
Veronesi invita a fare di più sul fronte delle cure chemioterapiche: "Bisogna liberare la chemioterapia dallo stigma di cura devastante, che fa paura più del cancro stesso. Bisogna anche affrancarla dalla sua associazione alla terapia per moribondi, che si somministra quando non c'è più niente da fare. Oggi, anche grazie alla genomica, la chemioterapia è mirata e sempre più basata sulla risposta al trattamento di ogni paziente. Inoltre, guidati dal nuovo faro dell'attenzione alla persona nella sua globalità, gli oncologi stano imparando anche a controllare il lato estetico. ".
Questo Paese vive ancora della contrapposizione tra scienza e discipline umanistiche. Siamo ancora ai tempi di Benedetto Croce. Usciamo dal mondo primitivo, insegniamo ai nostril figli che la scienza è fondamentale, che il metodo scientifico è ciò che ci porta lontano e ci fa guarire. Gli intrugli magici lasciamoli ai gonzi.
Nessun commento:
Posta un commento