Domenica sera a scrutinio ancora aperto, il leader del partito liberale tedesco (Fdp) Christian Lindner ha ribadito - in coerenza con ciò che ha sostenuto in campagna elettorale - quale è la sua linea politica: "Un bilancio dell'Eurozona dove i soldi andranno verso la Francia per finanziare la spesa pubblica o verso l'Italia per riparare i disastri di Silvio Berlusconi è impensabile".L'ex ambasciatore italiano a Bonn e Berlino Michele Valensise - oggi direttore di Villa Vigoni, centro italo-tedesco per l'eccellenza europea - ha spiegato la profonda differenza di visione tra tedeschi ed italiani sul ruolo del futuribile ministro delle finanze europeo. I tedeschi pensano debba essere un "poliziotto", un controllore di conti, i paesi mediterranei lo vorrebbero dispensatore di risorse.
Christian Lindner |
Allora ben venga Herr Lindner a dettare le regole. Siamo un paese indisciplinato che pensa ancora di creare ricchezza col disavanzo. Nel suo ultimo intervento - Sviluppo dell'economia e stabilità finanziaria: il vincolo del debito pubblico - il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha ben argomentato che "l'espansione del disavanzo pubblico non può, di per sè, sostenere stabilmente l'attività economica. Del resto dall'avvio dell'Unione monetaria l'Italia ha registrato disavanzi prossimi o superiore al 3 per cento del prodotto per 15 volte...Se c'è carenza di infrastrutture in Italia, le ragioni vanno ricercate soprattuto nella qualità della spesa, non nelle regole di bilancio".
Vogliamo andare in Europa e sbattere i pugni sul tavolo? Facciamolo, ma per aumentare gli investimenti, non per finanziare bonus cultura o spesa pubblica improduttiva.
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