lunedì 10 ottobre 2011
Tu sei il male
Un nuovo fantastico personaggio è nato nel noir italiano: Michele Balistreri, commissario della Polizia di Stato. E’ una creatura di Roberto Costantini, fuoriclasse assoluto - attualmente responsabile del fund raising presso la Luiss di Roma - al suo primo thriller, Tu sei il male (Marsilio, 2011).
Era da tanto che non ci capitava di leggere un giallo così ben costruito, appassionante, denso di personaggi che non dimenticheremo facilmente perchè ci ricordano l’Italia degli ultimi 30 anni.
Tutto parte dalla notte Mundial dell’11 luglio 1982, giorno in cui l’Italia vince il campionato del mondo battendo la Germania 3-1. Quel giorno – mentre tutti hanno la testa persa nell’imminenza della partita, viene brutalmente assassinata Elisa Sordi, ragazza bellissima che lavora alle dipendenze del potente cardinale Alessandrini.
Elisa è troppo bella. Piace a troppe persone.
A me Elisa Sordi ha subito fatto tornare alla mente Emanuela Orlandi , la figlia di un funzionario del Vaticano scomparsa in circostanze misteriose il 22 giugno 1983 all’età di 15 anni e mai più ritrovata.
Che ne sarà del caso di Elisa? Balistreri, dopo essere stato indotto a non proseguire con le indagini, a 23 anni di distanza - con una struttura narrativa dei due tempi, 1982 e 2005 - riprende il filo dell’intricata vicenda, quando ricominciano altre morti di giovani donne, tutte contraddistinte dalle stesse modalità: sevizie, un’incisione con una lettera dell’alfabeto del corpo.
La storia è il risultato di un piano più ampio volto a destabilizzare la democrazia in Italia. Un piano che faceva leva sul razzismo strisciante verso rom e rumeni, sull paura che gli italiani avevano della barbarie che arrivava dall’est.
La macchina narrativa è così perfetta da lasciare senza fiato il lettore. I personaggi, abilmente mescolati, rappresentano l’universo mondo, buoni, cattivi, impavidi, deboli, fragili e forti. Ma Balistreri svetta su tutti: un mattatore. E il finale è un’autentica sorpresa. Non ve la sveliamo.
Se dobbiamo scegliere due passaggi, scegliamo questi:
“La rabbia non è la scorciatoia per la verità”.
“La parola d’ordine, a tutti i livelli, era sedimentare. Governo centrale e giunta comunale, opposizione, Vaticano, Servizi, polizia. Tutti erano d’accordo, bisognava lasciare che la polvere ricadesse naturalmente sui mobili vetusti della memoria”.
Ecco, in Italia si sedimenta sempre. In eterno. Non si passa mai all'azione. Si riflette e si crea una Commissione per studiare il fenomeno.
Caro Costantini, visto che si tratta di una trilogia, aspettiamo con ansia la seconda parte.
Ma lo sai che lo sto finendo di leggere e trovo che sia davvero appassionante.
RispondiEliminaEra un po’ che non leggevo un giallo così. Francesca
"Tu sei il male",corro subito in libreria ad acquistarlo. Poi ti farò sapere..
RispondiEliminaGrazie di questa preziosa segnalazione in quanto ogni libro è un tesoro, anche se brutto,noioso, non si confà ai nostri gusti od interessi:impari sempre qualcosa e ciò è a parer mio più prezioso dell'oro.
Lucia